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La stagione femminile ebbe inizio il 9 dicembre 1978 a Piancavallo, in Italia, e si concluse il 19 marzo 1979 a Furano, in Giappone; furono disputate 26 gare (7 discese libere, 6 slalom giganti, 9 slalom speciali, 4 combinate), in 14 diverse località. L'austriaca Annemarie Moser-Pröll si aggiudicò sia la Coppa del Mondo generale, sia quella di discesa libera; la tedesca occidentaleChrista Kinshofer vinse la Coppa di slalom gigante, l'austriaca Regina Sackl quella di slalom speciale. La liechtensteineseHanni Wenzel era la detentrice uscente della Coppa generale.
In questa stagione fu introdotto un nuovo metodo di calcolo dei punteggi, che avvantaggiava enormemente gli sciatori polivalenti e i combinatisti a danno degli specialisti delle gare tecniche o veloci: con il nuovo regolamento potevano essere conteggiati ai fini della classifica generale solo i punti di un numero limitato di gare per specialità (due di discesa libera, tre di slalom gigante e di slalom speciale, ma tutte le combinate). I punti furono assegnati non più solo ai primi dieci classificati di ogni prova, ma ai primi quindici, a scalare (25 al primo, 1 al quindicesimo). Questa modifica penalizzò in particolare Stenmark, dominatore in quegli anni delle specialità tecniche (slalom gigante e slalom speciale) e vincitore della Coppa del Mondo nel 1976, nel 1977 e nel 1978[1].