Nel mondo di oggi, Chiesa di San Procolo (Naturno) è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per un'ampia gamma di persone. L'importanza di Chiesa di San Procolo (Naturno) nella nostra società è cresciuta negli ultimi anni e il suo impatto può essere avvertito in molti aspetti della vita quotidiana. Sia in ambito personale che professionale, Chiesa di San Procolo (Naturno) ha dimostrato di essere un fattore determinante nel processo decisionale e nella configurazione delle nostre convinzioni e valori. In questo articolo esploreremo da vicino il ruolo che Chiesa di San Procolo (Naturno) gioca nella nostra società e come si è evoluto nel tempo. Inoltre, analizzeremo la sua influenza in diversi settori e la sua rilevanza nel mondo contemporaneo.
Chiesa di San Procolo | |
---|---|
![]() | |
Stato | ![]() |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Naturno |
Coordinate | 46°39′07.66″N 11°00′32.61″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Procolo di Verona |
Diocesi | Bolzano-Bressanone |
Stile architettonico | carolingio - romanico |
Inizio costruzione | VIII secolo |
Sito web | Pagina ufficiale |
La chiesa di San Procolo (in tedesco St.-Prokulus-Kirche) si trova a Naturno in provincia di Bolzano. Sorge a circa mezzo chilometro ad est dal centro del paese, in prossimità dell'attuale cimitero.
Scavi archeologici, eseguiti tra il 1985 e il 1987, hanno accertato che la chiesa venne fondata sui resti di una casa di età altomedievale, distrutta da un incendio, databile, in base ad un orecchino a cestello, rinvenuto tra le ceneri, al primo quarto del VII secolo.[1]
L'edificio di culto primitivo venne fondato tra l'VIII e il IX secolo come punto di sosta lungo la Val Venosta che mette in comunicazione la Svizzera con l'Italia.
Gli scavi hanno inoltre messo in luce un cimitero della peste del XVII secolo.[2]
La torre campanaria ospita due antiche campane di modeste dimensioni.
L'opera artistica di maggior pregio è il ciclo di affreschi straordinariamente conservato che risale all'epoca carolingia (IX secolo), tra i più antichi della regione. Vi sono raffigurate scene della vita di San Procolo con tratti arcaici e colori brillanti. Il linearismo bidimensionale ricorda la sintesi di alcuni scriptoria di miniatura, come Kremsmünster e Salisburgo, oppure la scultura longobarda del secolo precedente, come l'altare del Duca Ratchis di Cividale.
All'esterno la chiesa presenta un ciclo di affreschi duecenteschi. Oggi sorge isolata dal paese, vicino alla statale.
In questa zona alpina sono concentrate la maggior parte delle rarissime pitture parietali carolinge d'Europa: a Malles (chiesa di San Benedetto) e, sul versante svizzero in Val Müstair (monastero di San Giovanni).
Dal 2006, un piccolo museo adiacente ospita una mostra continua relativa alla chiesetta, i suoi reperti e la sua storia.[3]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243839770 · GND (DE) 4366004-6 |
---|