Carlos Garnett

Nel mondo di oggi, Carlos Garnett è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per una vasta gamma di pubblico. Sia a livello personale che professionale, Carlos Garnett è stato oggetto di discussioni e dibattiti, generando opinioni e posizioni di ogni genere. Con il progresso della società e della tecnologia, il ruolo di Carlos Garnett ha assunto una nuova dimensione, che ha portato ad un aumento della sua importanza e rilevanza in diversi aspetti della vita quotidiana. In questo articolo esploreremo l'evoluzione di Carlos Garnett, il suo impatto sulla società odierna e le possibili prospettive future derivanti dalla sua crescente rilevanza.

Carlos Garnett

Carlos Garnett (Panama, 1º dicembre 19383 marzo 2023[1]) è stato un sassofonista panamense di musica jazz.

Biografia

Nato e cresciuto a Panama, Garnett iniziò a suonare il sassofono nel 1957, inizialmente cimentandosi nel calypso e la musica latina. Nel 1962, Garnett si trasferì a New York, per suonare, con qualche difficoltà, in diversi gruppi rock. Entrò così in contatto con l'ambiente del free jazz. Si fece conoscere come jazzista suonando con Freddie Hubbard tra il 1968 e il 1969, con Art Blakey e i Jazz Messengers tra il 1969 e il 1970), e con Charles Mingus. Garnett ebbe un'importante occasione con Miles Davis quando, nel 1972, partecipò alle registrazioni dell'album On the Corner. Altre collaborazioni di Garnett di quel periodo furono con Jack McDuff, Andrew Hill, Gary Bartz e Norman Connors. Quegli anni (1974-1977) lo videro anche in studio per la registrazione di cinque album per l'etichetta Muse, spaziando dalla musica sperimentale a tentativi di musica completamente commerciale.

Carlos Garnett fu inattivo per tutti gli anni ottanta, durante i quali scomparve dalla scena jazz, per riemergere infine nel 1991. Nel 1996 produsse uno dei suoi album migliori, Fuego en Mi Alma, per la HighNote, in uno stile che rievoca fortemente gli anni 70.

Discografia

Note

  1. ^ (EN) Miles Davis saxophonist Carlos Garnett has died aged 84, su marlbank, 6 marzo 2023. URL consultato il 7 marzo 2023 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2023).

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN66651787 · ISNI (EN0000 0000 5514 9110 · Europeana agent/base/164466 · LCCN (ENn91048538 · GND (DE134610032 · BNF (FRcb13894317b (data) · J9U (ENHE987007383496905171