L'argomento Briseide ha suscitato grande interesse nella società moderna. Con una storia ricca e complessa, Briseide ha svolto un ruolo cruciale nella vita delle persone in tutto il mondo. Dal suo impatto sulla cultura popolare alla sua influenza sulla politica e sull'economia, Briseide continua a essere argomento di discussione e dibattito. In questo articolo esploreremo i punti salienti di Briseide, dalle sue origini alla sua rilevanza oggi. Inoltre, analizzeremo le diverse prospettive e opinioni esistenti su Briseide, con l'obiettivo di fornire una visione completa su questo importante argomento.
Briseide | |
---|---|
![]() | |
Saga | Ciclo Troiano |
Nome orig. | Βρισηίς |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Professione | Sacerdotessa di Apollo |
Briseide (in greco antico: Βρισηίς?, Brisēís; in latino Briseis) è il patronimico usato da Omero nell'Iliade per Ippodamia, nativa di Lirnesso, figlia di Briseo, sacerdote troiano di Apollo.
Briseide era una principessa di Lirnesso, figlia di Briseo, un sacerdote di Apollo. Sposò Minete, re di Cilicia e fratello di Epistrofo.
Durante la guerra di Troia, Achille nella presa di Lirnesso, città alleata di Troia, si riservò Briseide nella divisione del bottino, facendone la sua schiava.[1]
A sua volta Agamennone si attribuì Criseide, figlia di Crise, un sacerdote di Apollo, ma quando il dio scatenò una pestilenza nel campo degli Achei i capi greci lo costrinsero a rendere Criseide all'anziano padre. Agamennone accettò, ma pretese in cambio Briseide.
Lo scambio provocò l'ira furibonda («l’ira funesta») di Achille, che abbandonò la battaglia. L'esito negativo, per i Greci, degli scontri armati indusse quindi Agamennone a tentare di restituire la schiava, insieme ad altri beni, ma Achille non volle sentire ragioni e continuò a non voler combattere. Ma dopo la morte in battaglia di Patroclo, per vendicarne l'uccisione, Achille decise di riprendere il suo posto in battaglia e Agamennone gli restituì Briseide, carica di ricchi doni, giurando di averla rispettata. Ella pianse amaramente sul cadavere di Patroclo in quanto quest'ultimo l'aveva sempre trattata con gentilezza e le aveva promesso di farle sposare Achille (Iliade, XIX).
Secondo la Bibliotheca Classica probabilmente Briseide (o forse invece Clitemnestra) diede ad Agamennone un figlio, che fu chiamato Aleso.[2]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 25539929 · CERL cnp00581572 · LCCN (EN) nb2020006854 · GND (DE) 124566685 · BNF (FR) cb15001888j (data) |
---|