Beghemeder

Nel mondo di oggi, Beghemeder è un argomento che suscita grande interesse e dibattito in diversi ambiti della società. La sua rilevanza e diversità di approcci ha portato ad ampie discussioni e riflessioni sulle sue implicazioni. Dalle prospettive accademiche all’ambiente quotidiano, Beghemeder ha generato infinite domande e posizioni che cercano di comprenderne la portata e l’impatto sulla nostra realtà. In questo articolo approfondiremo un'analisi dettagliata di Beghemeder, esplorandone i diversi aspetti e offrendo una visione completa per comprenderne l'importanza e le sfide attuali.

Il Beghemeder nell'Impero Etiope

Il Beghemeder (in amarico: በጌምድር) è una regione storica dell'Etiopia, oggi compresa nella regione degli Amara. Il suo capoluogo storico è la città di Gondar.

Storia

Castello di Guzara, costruito dall'imperatore Minas nel 1560

La prima menzione documentata di Beghemeder si trova sul mappamondo di Fra Mauro (1460 circa), dove è descritto come un regno indipendente. L'imperatore Lebna Denghèl, nella sua lettera al re del Portogallo (1526), descrisse il Beghemeder come una suddivisione del suo impero. Il sud del Beghemeder fu governato per un breve periodo da Abubaker Qecchin, del sultanato di Adal nel XVI secolo.[1] Il castello reale di Guzara fu costruito dall'imperatore Minas nel 1560 a Enfraz, (60 km a est di Gondar) come sito di residenza reale e accampamento un secolo prima che l'imperatore Fāsiladas fondasse e costruisse i castelli di Gondar. Durante la fine del XVIII secolo, la sua capitale era Filakit Gereger, dove Ras Ali morì nel 1788.

I confini della regione furono rimodellati nel 1943 da Hailè Selassiè.[2] Nel 1984, il Beghemeder aveva una popolazione stimata di 3 milioni di persone.[3] Con l'adozione della nuova costituzione nel 1995, la regione fu divisa tra due nuove regioni etniche. Il Beghemeder settentrionale divenne parte della regione del Tigrè, mentre il resto divenne parte della regione dell'Amara.

Note

  1. ^ Amélie Chekroun, Le" Futuh al-Habasa" : écriture de l'histoire, guerre et société dans le Bar Sa'ad ad-din (Ethiopie, XVIe siècle)., l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, p. 336.
  2. ^ Bereket Habte Selassie, "Constitutional Development in Ethiopia", Journal of African Law, 10 (1966), p. 79.
  3. ^ THE 1984 POPULATION AND HOUSING CENSUS OF ETHIOPIA (PDF), su international.ipums.org, p. 7 (archiviato il 13 marzo 2016).

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàBNF (FRcb12131277m (data) · J9U (ENHE987007536659305171