Atletica leggera ai Giochi della VII Olimpiade - 400 metri ostacoli
Nel mondo di Atletica leggera ai Giochi della VII Olimpiade - 400 metri ostacoli esiste una vasta gamma di prospettive, opinioni e conoscenze che alimentano il costante dibattito e lo scambio di idee. Da decenni Atletica leggera ai Giochi della VII Olimpiade - 400 metri ostacoli è oggetto di studio, analisi e riflessione da parte di accademici, esperti, appassionati e curiosi. Il suo impatto sulla società, sulla cultura, sulla scienza e sulla tecnologia è stato innegabile e la sua rilevanza continua ad evolversi costantemente. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Atletica leggera ai Giochi della VII Olimpiade - 400 metri ostacoli, fornendo un'analisi dettagliata e una visione completa che ci consente di comprendere meglio la sua importanza e influenza nel nostro mondo contemporaneo.
È stata la quarta volta che si è disputata questa gara. Era stata introdotta insieme ai 200 metri ostacoli nel 1900, con i 200 abbandonati dopo il 1904 e i 400 confermati fino al 1908 prima di essere esclusi dal programma nel 1912. Dopo la prima guerra mondiale i 400 metri a ostacoli maschili tornarono ad essere disputati. Da questa edizione in poi continuarono a essere presenti a tutte le successive rassegne olimpiche.
Due mesi prima dell'appuntamento olimpico l'americano John Norton frantuma il record del mondo sulle 440 iarde con 54"2. Ad Anversa è il favorito d'obbligo.
Risultati
Sulla pista dello Stadio olimpico sono posizionati gli ostacoli per i 400 metri.
Come nel 1908, la competizione è ripartita in tre turni: batterie, semifinali e finale. Sul percorso sono dislocate dieci barriere. Gli ostacoli, alti 3 piedi (91,5 centimetri), sono stati posizionati a 35 metri di distanza a partire da 45 metri dalla linea di partenza. Dopo la decima ed ultima barriera vi sono 45 metri di rettilineo finale.
La finale olimpica ripete la finale dei Trials, ed il risultato è lo stesso: Loomis domina la gara battendo Norton e togliendogli anche il suo fresco record del mondo.
Géo André, classificatosi quarto in 54"8 era stato medaglia d'argento nel 1908 nel salto in alto. Un esempio di eclettismo che esprime compiutamente il carattere dilettantistico dell'atletica leggera all'inizio del XX secolo.