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Anna Chromy, Violin player, dettaglio, 1997, bronzo patinato. Da Music of the rivers
Nata in Boemia, Anna Chromy, pittrice e scultrice, inizia la propria formazione artistica a Vienna, per poi trasferirsi a Parigi nel 1968 e proseguire gli studi presso l'Académie des Beaux Arts, l'Académie de la Grande Chaumière, alla Sorbona di Parigi, inoltre studia anche con Salvador Dalí.[2]
Dalla fine degli anni ’70 le sue opere sono state esposte attraverso installazioni e mostre in Europa e nel mondo, numerose sono anche le commissioni pubbliche per esposizioni urbane permanenti o temporanee.
Dal 1988 l’artista ha uno studio a Pietrasanta, dove lavora presso le fonderie e i laboratori del territorio. Nella zona della Versilia si trovano le sculture Controvento e le Quattro Costellazioni (2001), in Piazza Navari-Pontile a Forte dei Marmi e Il Danzatore (2003), in Piazza dello Statuto a Pietrasanta.[3]
«Il mio rapporto con la Versilia è stato quello di una felicissima scoperta che ha deciso la mia vocazione di scultrice. Solamente qui ho appreso il valore poetico della plasticità e i segreti delle tecniche della scultura del bronzo e del marmo. soltanto qui, nei secolari studi del marmo o nelle fonderie di Pietrasanta, ho avvertito veramente il bisogno di dare una tangibile plastica concretezza alle mie figure fantastiche. Ecco, la Versilia costituisce per me un punto di arrivo: una terra d’elezione. La terra in cui mi sono sentita rinascere attraverso il mio lavoro.»
(Anna Chromy)
Presso il Museo dei Bozzetti ‘Pierluigi Gherardi’ di Pietrasanta si trovano i bozzetti in gesso del Danzatore (1966) e La morte (1993).[4]
Ulisse o Controvento, 2000, bronzo, 190x180x120 cm. Pontile, Piazza Navari, Forte dei Marmi
Nel 2000 espone a Praga, in occasione della retrospettiva dedicata a Mozart dalla città, successivamente viene collocata la Fontana dei Musicisti e la statua del Commendatore, davanti al teatro dove nel 1789 ebbe luogo la prima rappresentazione del Don Giovanni.[5]
Molti sono i riconoscimenti ricevuti dall’artista[6], come il Premio Michelangelo in Toscana, i premi Dali e Kafka a Praga, è stata eletta membro onorario dell’Associazione Nazionale di Scultura in Cina ed invitata a esporre in luoghi come la Place Vendôme di Parigi e nei principali musei.
È l’artista con il maggior numero di sculture pubbliche permanenti (70) collocate in tutta Europa e in Cina.[7]
Muore a 81 anni all'ospedale di Monaco il 18 settembre 2021, dopo una lunga malattia[8].
Stile e contenuti
«Quando eseguo disegni, scolpisco, e quando scolpisco, disegno movimenti»
Le sculture di Anna Chromy sono connotate da un lirismo contemporaneo che scaturisce dall'amore per la tradizione, ma anche dalla lezione dei grandi maestri del secolo scorso.[9]
In Italia ritrova parti delle sue radici nella forte convinzione religiosa di un Paese in cui la vita è un palcoscenico ricolmo di tesori artistici. Qui, dove regnano la bellezza dell'antica Grecia e di Roma, del Rinascimento e del Barocco, l’artista ha trovato nuovi stimoli creativi e vitali che, come scrive lei stessa, sembravano dirle "Anna non cedere; combatti il male e la bruttezza attraverso la bellezza ispirata. Torna alle radici dell'Europa, agli antichi miti e alla salvezza attraverso il nostro Signore Gesù Cristo”.[10]