Abbazia di Maguzzano

Nel mondo di oggi, Abbazia di Maguzzano è un argomento che ha acquisito grande rilevanza e ha catturato l'attenzione di un gran numero di persone in diversi contesti e situazioni. L'importanza di Abbazia di Maguzzano è diventata evidente in diversi ambiti, dalla scienza alla politica, alla cultura e alla società in generale. È un argomento che ha acceso dibattiti e conversazioni costanti, generando opinioni contrastanti e promuovendo la riflessione sul suo impatto e significato. In questo articolo approfondiremo i diversi aspetti di Abbazia di Maguzzano, esplorando le sue diverse sfaccettature e la sua rilevanza nell'era attuale.

Abbazia di Maguzzano
Chiesa e abbazia di Santa Maria Assunta
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLombardia
LocalitàMaguzzano di Lonato del Garda (Lonato del Garda)
IndirizzoVia Maguzzano, 6
Coordinate45°29′07.37″N 10°30′11.09″E
Religionecattolica
OrdineBenedettino
Diocesi Brescia
Inizio costruzioneIX secolo
CompletamentoXV secolo
Sito webwww.abbaziadimaguzzano.it/

L'abbazia di Maguzzano è un'importante abbazia benedettina sita nella frazione di Maguzzano, comune di Lonato del Garda in provincia di Brescia. Del complesso fa parte la chiesa di Santa Maria Assunta.

Storia e descrizione

L'abbazia venne fondata dai monaci benedettini nel IX secolo sopra un complesso sorto in epoca longobarda.[1][2][3] Situata nei pressi di una strada romana,[4] l'abbazia venne distrutta dagli Ungari nel 922[4] e ricostruita intorno all'anno 1000. Ulteriori interventi architettonici si registrarono nel 1145[4].

Una seconda distruzione avvenne nel 1438 per mano delle truppe viscontee.[4] Il progetto per una nuova ricostruzione dell'abbazia iniziato nel 1491,[4] anno in cui il complesso passò sotto la giurisdizione dell'Abbazia di San Benedetto in Polirone di San Benedetto Po. L'anno seguente, l'abbazia di Maguzzano fu riedificata. I lavori comportarono la realizzazione del chiostro che, tuttora, trova posto a fianco dell'unica navata della chiesa rinascimentale[4].

Nel 1797 il monastero venne soppresso su disposizione dei decreti napoleonici[4] risalenti all'anno precedente. Passata dapprima in mano a privati e,[4] successivamente, affidata a una comunità di trappisti,[4] l'abbazia ospita attualmente una comunità dei Poveri Servi della Divina Provvidenza[4] di don Calabria.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN264675862 · LCCN (ENn93069018