Al giorno d'oggi, Zecchino d'Oro 1963 è un argomento rilevante che ha assunto grande importanza nella società. Con il progresso della tecnologia e i cambiamenti nelle dinamiche sociali, Zecchino d'Oro 1963 ha catturato l'attenzione di un vasto pubblico. Dalle sue origini ad oggi, Zecchino d'Oro 1963 è stato oggetto di studi, dibattiti e riflessioni che hanno contribuito alla sua evoluzione e comprensione. In questo articolo esploreremo diversi aspetti di Zecchino d'Oro 1963, analizzando il suo impatto sulla vita di tutti i giorni, le sue implicazioni in diversi ambiti e le prospettive future previste per questo argomento.
Zecchino d'Oro 1963 | |||
---|---|---|---|
Edizione | V | ||
Periodo | dal 1º al 3 marzo 1963[1] | ||
Sede | CinemaTeatro dell'Antoniano di Bologna | ||
Presentatore | Mago Zurlì | ||
Emittente TV | Programma Nazionale | ||
Partecipanti | 12 | ||
Vincitore | Non lo faccio più | ||
Cronologia | |||
| |||
Il quinto Zecchino d'Oro si è svolto a Bologna dal 1º al 3 marzo 1963[1].
È stato presentato da Mago Zurlì, interpretato da Cino Tortorella.
Viene assegnata per la prima volta la targa G d'oro "Sorella Letizia" , premio assegnato dal periodico Il Giornalino al testo che meglio esprimeva lo spirito di gioia, fratellanza e amore. Sarà assegnato fino allo Zecchino d'Oro 2005, tranne che nelle edizioni dal 1988 al 1990.
Nello stesso anno nasce il Piccolo Coro dell'Antoniano, diretto da Mariele Ventre, che partecipa a questa edizione per la prima volta, all'epoca formato da soli dieci bambini.
Gianfranco Tonello fece parte del Piccolo Coro dell'Antoniano fino al 1969. Da adulto Tonello divenne un allevatore di cani. A 33 anni venne trovato senza vita nella sua auto nei pressi di Bologna, morto in circostanze drammatiche.
Giuseppe Vivolo fece parte del Piccolo Coro dell'Antoniano fino al 1968.
In questa edizione, fra gli autori, prese parte anche il cantautore Fred Bongusto.