Oggi Viticoltura in Vietnam è un argomento sulla bocca di tutti ed è presente in molteplici ambiti della società. La sua rilevanza è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni, generando dibattiti, polemiche e grande interesse da parte degli esperti e del grande pubblico. Viticoltura in Vietnam è una questione che riguarda tutti noi, poiché ha un impatto diretto o indiretto sulle nostre vite. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Viticoltura in Vietnam, analizzandone le implicazioni, le conseguenze e le possibili soluzioni. Siamo di fronte a una questione che merita di essere affrontata da diverse prospettive, per comprenderla nella sua interezza e trovare alternative per affrontarla nel miglior modo possibile.
La viticoltura in Vietnam è un settore relativamente giovane ma in costante crescita, caratterizzato da un clima tropicale che permette raccolti multipli durante l’anno. Nonostante le sfide legate all’umidità e alle alte temperature, il paese sta sviluppando una propria identità vinicola con particolare attenzione alla zona di Da Lat sugli altopiani centrali[1].
La produzione vinicola in Vietnam ha radici relativamente recenti, sviluppandosi in modo significativo solo nel XX secolo. Negli ultimi decenni l’industria ha registrato un forte sviluppo grazie all’influenza di viticoltori australiani e americani che hanno introdotto nuove tecniche di vinificazione. Parallelamente la crescita della classe media e l’aumento del reddito pro capite hanno favorito una maggiore diffusione del consumo di vino con una progressiva occidentalizzazione dei gusti locali[2].
Il Vietnam ha un clima tropicale con temperature elevate e un tasso di umidità molto alto. Queste condizioni consentono alle viti di crescere rapidamente permettendo fino a tre raccolti all’anno con una gestione adeguata della potatura. Tuttavia, l’elevata umidità rappresenta una sfida per la viticoltura rendendo necessaria la selezione di vitigni resistenti e tecniche di coltivazione adatte al clima locale[3].
La principale area vitivinicola del Vietnam è la regione di Da Lat, situata sugli altopiani centrali, dove il clima relativamente più fresco e l’altitudine offrono condizioni più favorevoli alla coltivazione della vite. Sebbene la produzione vinicola sia ancora limitata, con circa 12 milioni di litri all'anno, la domanda interna continua a superare l'offerta portando a un'importante quota di importazioni di vino sfuso[1].
Tra i vitigni coltivati in Vietnam, la varietà Chambourcin si è dimostrata particolarmente adatta alle condizioni climatiche del paese grazie alla sua resistenza all’umidità e alle malattie. La varietà Cardinal, invece, è prevalentemente destinata alla produzione di uva da tavola[3].
Oltre ai vini ottenuti da vitigni internazionali, il Vietnam è noto per la produzione di rượu cần, un vino di riso fermentato tradizionalmente consumato in occasioni speciali come festival e matrimoni. Questo vino viene bevuto direttamente da una grande giara utilizzando lunghe cannucce di bambù rappresentando una parte importante della cultura enologica vietnamita[4].
Negli ultimi anni il mercato vinicolo vietnamita è cresciuto rapidamente trainato da una maggiore apertura ai vini importati e da un interesse crescente per la produzione locale. Il Vietnam è oggi uno dei principali consumatori di bevande alcoliche nel Sud-Est asiatico, con prospettive di crescita costante per il settore vinicolo[2].