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Stagione
La stagione 1985-1986 è l'ultima delle cinque della presidenza Lamberto Mazza e si conclude con una sofferta salvezza. Orfana di Zico, costretto a rientrare in Brasile, l'Udinese punta sul peruviano Gerónimo Barbadillo che giunge a Udine dall'Avellino con Gian Pietro Tagliaferri e Angelo Colombo. Massimo Mauro arriva dalla Juventus, mentre dal Perugia rientra Nicola Zanone. All'Inter è stato ceduto l'attaccante Franco Selvaggi. L'allenatore è il brasiliano Luís Vinício che dopo la terza giornata di ritorno, a seguito della sconfitta (3-0) con la Sampdoria, con la squadra al penultimo posto, lascia il ruolo a Giancarlo De Sisti. Sul campo l'Udinese lotta fino all'ultimo secondo, e si salva grazie al pareggio (2-2) con il Bari al Friuli, e la concomitante sconfitta interna del Pisa con la Fiorentina, che condanna i nerazzurri toscani alla retrocessione con Bari e Lecce. All'orizzonte per i bianconeri friulani si addensano nubi nere, per un nuovo scandalo del Totonero.
Nella Coppa Italia l'Udinese vince il sesto girone di qualificazione superando nel girone anche il Milan, poi negli ottavi di finale cede alla Fiorentina nel doppio confronto.
L'estate 1986 è molto importante per le sorti dell'Udinese, in primo luogo Lamberto Mazza passa la mano a Giampaolo Pozzo che diventa proprietario e nuovo presidente del club, poi il 28 luglio arriva la retrocessione a tavolino, determinata dal coinvolgimento nel totonero, verdetto che dopo il giudizio della Commissione di Appello Federale, viene trasformato in nove punti di penalizzazione da scontare la stagione successiva.
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico per la stagione 1985-1986 fu Diadora, mentre lo sponsor ufficiale fu Agfa.