In questo articolo approfondiremo l'affascinante mondo di Stridone. Dal suo impatto sulla società alla sua rilevanza nella storia, Stridone ha svolto un ruolo fondamentale in vari aspetti della vita quotidiana. Nel corso degli anni Stridone ha catturato l'attenzione di molte persone, generando dibattiti e riflessioni sulla sua influenza in diversi ambiti. Attraverso un'analisi dettagliata, esploreremo il significato di Stridone e come ha plasmato il nostro modo di comprendere e affrontare determinati aspetti della vita. Ci auguriamo che questo articolo ti porti a riflettere e ti fornisca una visione più approfondita di Stridone e della sua importanza nella società odierna.
Stridone insediamento | |
---|---|
(HR) Zrenj (IT) Stridone | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Comune | Portole |
Amministrazione | |
Amm. assemblea locale | Aleksandar Krt (sindaco di Portole) |
Territorio | |
Coordinate | 45°24′07″N 13°52′12″E |
Altitudine | 457 m s.l.m. |
Superficie | 11 km² |
Abitanti | 76[1] (Censimento 2011) |
Densità | 6,91 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | croato, italiano |
Cod. postale | 52460 |
Prefisso | +385 052 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | PU |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Stridone (in croato Zrenj, anche noto come Sdregna) è un centro abitato istriano, frazione del comune di Portole.
Stridone fu parte del patriarcato di Aquileia e, secondo la tradizione, nella metà del IV secolo vi nacque San Girolamo.[2]
Dall'XI secolo fu abitata da popolazioni venete. Nel 1421 fu annessa alla Serenissima Repubblica di Venezia. In seguito passò sotto il dominio austriaco. Pochi anni dopo i francesi, guidati da Napoleone, conquistarono l'Istria, quindi Stridone fu annessa al Regno d'Italia napoleonico, del quale fece parte fino al 1814, anno nel quale la cittadina tornò a far parte dell'impero austriaco.[3]
In seguito al trattato di Rapallo Stridone entrò a far parte dell'Italia[4] e se ne italianizzò il nome.
Dopo la seconda guerra mondiale la cittadina fu ceduta alla Jugoslavia, in accordo con i trattati di pace di Parigi del 1947.
L'annessione alla Jugoslavia diede il via ad una politica di slavizzazione forzata,[5] la quale portò molti italiani a fuggire per non essere vittime dei massacri delle foibe.
Attualmente non esiste più uno stemma ufficiale. Il primo e ultimo stemma ufficiale fu una cornice ovale all'interno del quale veniva rappresentato san Girolamo.
Fu usato tra il 1920 e il 1945, periodo nel quale l'Istria faceva parte dell'Italia.
Abitanti censiti[6]
| ||||
---|---|---|---|---|
Italiani | 51.68 | |||
Istriani | 13.48 | |||
Croati | 29.21 | |||
Sloveni | 2.24 | |||
Serbi | 1.12 |