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Romano Broggini (Locarno, 11 marzo 1925 – Locarno, 9 maggio 2014) è stato un linguista e filologo svizzero-italiano.
Originario di Losone, Broggini nacque a Locarno l'11 marzo 1925[1]. Dopo il liceo al Collegio Papio di Ascona, frequentò l'Università di Friburgo, seguendo in particolare i corsi del filologo Gianfranco Contini. Ottenne nel 1949 il dottorato e proseguì le ricerche a Firenze e Milano. Insegnò in seguito al Ginnasio di Biasca (1951) e alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona (1952-1959). Dal 1959 al 1965 fu direttore del giornale Popolo e Libertà e dal 1965 al 1969 redattore del Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana. Nel 1969 Broggini ritornò all'insegnamento come docente di italiano e primo direttore del nuovo liceo di Bellinzona.
Broggini fu anche docente all'Università di Pavia e all'Università degli Studi di Milano, nonché membro del comitato di Pro Helvetia e della redazione della Nuova storia della Svizzera e degli Svizzeri (Casagrande, 1983).
Nel 2005 l'Università di Zurigo gli conferì un dottorato honoris causa "in riconoscimento dei suoi grandi servizi alla filologia italiana, la storiografia della filologia romanza e linguistica e lo studio del linguaggio e della storia della Svizzera italiana"[1].
Broggini fu anche stato un difensore del servizio pubblico[2] (ritorno allo Stato delle concessioni idroelettriche, Officine FFS di Bellinzona) e dell'autonomia comunale.
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