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Raffaello Barbiera (Venezia, 2 febbraio 1851 – Milano, 5 gennaio 1934) è stato un giornalista e scrittore italiano.
Nato a Venezia da Giuseppe, benestante, e da Maria Palvis. Giornalista, fu redattore del Corriere della Sera dal primo numero (5 marzo 1876) al 1882, e successivamente dell'Illustrazione Italiana dal 1878 al 1904. Dal 1881 al 1917 diresse L'illustrazione popolare (edita dai Fratelli Treves); collaborò, inoltre, con altri quotidiani.[1] Fu autore di numerosi testi aneddotici e di curiosità storiche, particolarmente del periodo risorgimentale.[2][1]
La sua notorietà deriva principalmente dalla raccolta di saggi Il salotto della contessa Maffei, pubblicata dall'editore Treves nel 1895, ove Barbiera descrive con spontanea vivacità il più importante cenacolo culturale del suo tempo.[3]
Oltre ai saggi, fu autore di romanzi e novelle, un dramma per il teatro e un libro di versi.[3]
Morì a Milano a ottantadue anni.
Enzo Ronconi (a cura di), Dizionario della letteratura italiana contemporanea, 2 voll., Firenze, Vallecchi, 1973.
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