Oggi Pusterla di Santo Stefano è un argomento di grande rilevanza e interesse per un gran numero di persone. Il suo impatto copre vari ambiti, dalla vita quotidiana allo sviluppo tecnologico e scientifico. In questo articolo approfondiremo i diversi aspetti che rendono Pusterla di Santo Stefano un argomento così attuale oggi, esplorandone le origini, la sua evoluzione nel tempo e la sua influenza sulla società. Dalla sua importanza nella storia alla sua rilevanza nella cultura popolare, Pusterla di Santo Stefano è un argomento che non lascia nessuno indifferente e che merita di essere analizzato in dettaglio per comprenderne la vera portata nel mondo di oggi.
Pusterla di Santo Stefano | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | ![]() |
Informazioni generali | |
Tipo | Pusterla |
Costruzione | XII secolo (?) |
Demolizione | (?) |
Mappa | |
![]() | |
La Pusterla di Santo Stefano era una delle porte minori (chiamate anche "pusterle") poste sul tracciato medievale delle mura di Milano.
Era situata nei pressi di Porta Tosa e della basilica di Santo Stefano Maggiore, che è chiamata anche basilica di Santo Stefano alla Porta per la presenza di questa pusterla. La pusterla di San Stefano esisteva già nel 1220, come testimonia una mappa di Milano realizzata nell'anno menzionato.
Presso la pusterla di San Stefano l'abbazia di Chiaravalle aveva un ufficio gestito da un religioso, chiamato frate negotiator, deputato alla sottoscrizione e alla gestione degli affari economici e commerciali per conto del monastero milanese.
La pusterla di Santo Stefano venne in seguito demolita: mancano però documenti che attestino questa demolizione, quindi l'anno di abbattimento della struttura è sconosciuto.