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La parola erotismo, da Eros, divinità greca dell'amore, indica le varie forme di manifestazione del desiderio erotico che ci attrae verso qualcuno o qualcosa.
Secondo Platone (Simposio), nel momento in cui ne sentiamo la mancanza (desiderium in latino), l'oggetto erotico ci attira verso di sé con la forza di una calamita.
Nella teoria freudiana, invece, il desiderio erotico è concepito come libido, ovvero come un impulso fondamentale che muove l'essere umano verso la ricerca del piacere. L'oggetto erotico, quindi, in questo caso è investito eroticamente come potenziale fonte di soddisfazione della pulsione.
Appartiene alla seconda fase della produzione di Meyer, quella pop e cartoonesca. Già si ritrovano, infatti, gli elementi caratteristici di tale periodo del regista: l'utilizzo del nome Martin Bormann,nazista scampato al così chiamato processo di Norimberga, per un personaggio (qui, il gestore del distributore dove Clint lavora), la violenza esagerata, le grottesche scene di copula in paesaggi naturali solitari.
Aumentano anche le donne supermaggiorate: in questo film, infatti, sono ben sette. Il regista sostenne: «Ho sempre utilizzato una superdonna nei miei film. Questa volta mi sono detto che avrei potuto usarne sette. E penso che abbia funzionato. Non hai il tempo di annoiarti».
Nativa del Michigan, figlia di un'estetista e di un operaio, Dita von Teese sviluppa fin da piccola una particolare passione - influenzata dalla madre - per il cinema e i musical in Technicolor degli anni quaranta.
Affascinata dalla Old Hollywood, Dita inizia ad immedesimarsi nelle sue dive preferite facendo spesso uso di abbigliamento retrò.
Iniziò a praticare danza classica, la sua prima aspirazione fu quella di diventare ballerina. In seguito si servirà di questa preparazione nei suoi spettacoli di genere burlesque, ballando en pointe.
A dodici anni si trasferì nella Contea di Orange, in California, con i genitori e le due sorelle. Da adolescente, la madre la portò a comprare il suo primo reggiseno, di semplice cotone bianco, e le diede un uovo di plastica contenente dei collant color carne. Incredibilmente delusa, iniziò a pensare di trovarsi un lavoro per poter comprare la lingerie che sognava: lei avrebbe desiderato vestiti con merletti e calze simili a quelle viste dalle sue attrici preferite e nelle riviste di Playboy del padre.