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Pascual Echagüe | |
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Governatore della Provincia di Entre Ríos | |
Durata mandato | 1º marzo 1832 – 31 dicembre 1841 |
Predecessore | Toribio Ortiz |
Successore | Vicente Zapata |
Governatore della provincia di Santa Fe | |
Durata mandato | 18 aprile 1842 – 7 luglio 1845 |
Predecessore | Juan Pablo López |
Successore | Juan Pablo López |
Durata mandato | 12 agosto 1845 – 25 dicembre 1851 |
Predecessore | Juan Pablo López |
Successore | Domingo Crespo Caraballo |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Federale |
Professione | Militare |
Pascual Echagüe Garmendia (Santa Fe, 17 maggio 1797 – La Paz, 12 giugno 1867) è stato un militare e politico argentino. Fu governatore delle province di Entre Ríos e di Santa Fe e si distinse in diverse battaglie durante le guerre civili argentine.
Nato nel 1797 da una famiglia originaria della Navarra, Pascual Echagüe conseguì la laurea in diritto canonico all'Università di Córdoba.[1] Tra il 1825 e il 1828 fu più volte il governatore ad interim della provincia di Santa Fe nei periodi che vedevano Estanislao López impegnato in battaglia;[2] nel 1829 partecipò alla battaglia di Puente de Márquez, dove diede un notevole contributo alla vittoria dell'esercito federale.[3]
Il 1º marzo 1832 Echagüe assunse il governo di Entre Ríos,[4] dove era stato inviato da López per mettere pace nella provincia; una volta al potere, nominò il suo sostenitore Justo José de Urquiza comandante militare della frontiera con l'Uruguay.[5]
In seguito alla rivolta del governatore di Corrientes, Genaro Berón de Astrada, Echagüe fu sollecitato ad intervenire da Juan Manuel de Rosas; dopo aver invaso la provincia vicina, il 31 marzo 1839 sorprese l'esercito nemico sconfiggendolo nella battaglia di Pago Largo.[6] In seguito invase l'Uruguay con l'appoggio dei blancos, ma fu sconfitto dai colorados di Fructuoso Rivera e dagli unitarios argentini nella battaglia di Cagancha del 29 dicembre 1839.[7] Tornato nella sua provincia, dovette affrontare l'invasione del generale Juan Lavalle, che impegnò nelle battaglie di Don Cristóbal e di Sauce Grande, che risultarono poco decisive.[8]
Con Lavalle diretto contro Rosas, Echagüe tornò ad invadere Corrientes, venendo però duramente sconfitto il 28 novembre 1841 dal generale unitario José María Paz nella battaglia di Caaguazú;[9] a seguito della disfatta si ritirò a Buenos Aires, abbandonando il governo di Entre Ríos.[10]
L'anno seguente, Echagüe prese parte alla spedizione militare comandata da Manuel Oribe contro il governatore di Santa Fe, Juan Pablo López, ribellatosi a Rosas; la campagna vittoriosa terminò con la sua elezione alla carica il 18 aprile 1842.[11] Fu destituito a seguito di un'invasione dello stesso López nel giugno del 1845, ma, ritiratosi nella città di Rosario, riorganizzò le sue forze e riconquistò il comando della provincia, sconfiggendo in seguito l'avversario il 12 agosto a Malabrigo.[12] A seguito del pronunciamiento di Urquiza del 1851 Echagüe si schierò con Rosas; non avendo ottenuto i rinforzi per impedire il passaggio dell'esercito avversario sul territorio della sua provincia decise di ritirarsi verso Buenos Aires.[13] Dopo la battaglia di Caseros accompagnò Rosas nell'esilio in Europa.[1]
Tornato in Argentina, Echagüe ricoprì diversi ruoli politici, tra i quali quello di Ministro della Guerra durante la presidenza di Santiago Derqui.[1] Morì il 12 giugno 1867 nella sua tenuta di San Gabriel, nei pressi di La Paz.[14]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7359156811384645390007 |
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