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Parodia | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Sottofamiglia | Cactoideae |
Tribù | Notocacteae |
Genere | Parodia Speg., 1923 |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Sottofamiglia | Cactoideae |
Genere | Parodia |
Sinonimi | |
Acanthocephala | |
Specie | |
Parodia [1] Speg., 1923 è un genere di piante della famiglia delle Cactaceae, originario del Sud America[2].
Il genere creato nel 1925 dal botanico italiano C. Spiegazzini, non prende il nome (come spesso erroneamente affermato) dal collega argentino Lorenzo Raimundo Parodi (1895–1966), ma è dedicato al farmacista argentino Domingo Parodi, suo datore di lavoro quando Spiegazzini arrivò in Argentina.
Il genere comprende le seguenti specie[2]:
La coltivazione della Parodia richiede vasi molto piccoli e un terriccio molto poroso composto da terra concimata e almeno una quinta parte di sabbia molto grossolana in modo da permettere un buon drenaggio.
La pianta va esposta nella posizione più assolata possibile, le innaffiature andranno fatte da marzo a ottobre, solo quando la terra appare asciutta, e andranno completamente sospese nel periodo invernale in modo da permettere alla pianta un buon riposo che le consentirà un'ottima fioritura. La temperatura nel periodo invernale non dovrà essere inferiore ai 4 °C.
La moltiplicazione avviene per seme in quanto la pianta non produce polloni. Il seme, che è piccolissimo, va leggermente premuto su una base di sabbia sottile che andrà mantenuta umida e in posizione ombrosa ad una temperatura di 21 °C.. I semi, di crescita molto lenta, impiegheranno un anno a raggiungere una grandezza adeguata per poterli invasare.