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Palizzi | |
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I Palizzi (anche citati come Palici e Palizzolo) furono una famiglia molto potente della Sicilia del XII, XIII e XIV secolo[1]. Di derivazione normanna, ricoprirono diverse cariche fra cui consiglieri reali e membri delle compagnie dei Bianchi di Monte San Giuliano e di Catania. Durante i regni di Pietro II d'Aragona (1337-1342) e di Ludovico suo figlio (1342-1355), i Palizzi guidarono con i Chiaramonte la fazione Latina che si opponeva a quella dei Catalani[1][2].
Il celebre genealogista del XVII secolo, Filadelfo Mugnos, nel suo Teatro Genologico delle Famiglie nobili, titolate, feudatarie, riporta l'inizio della Famiglia con un Riccardo che fu condottiero della cavalleria del Duca Roberto il Guiscardo cioè l'Astuto, (Hauteville, 1015 ca. - Cefalonia, 17 luglio 1085) nella conquista normanna della Sicilia[1][2].
Il primo a portare questo cognome in Sicilia, fu Roberto, straticoto di Messina nel 1115.
I Palizzi furono Signori di Tripi (ME), di Saponara (ME), Collesano e Ciminna. Politicamente "latini" furono spesso avversi alla corona aragonese di Sicilia e alle famiglie della nobiltà catalana, fra cui gli Alagona. La famiglia si estinse nel 1354 quando Matteo Palizzi venne assassinato nei tumulti di popolo a Messina.
Sempre citando Filadelfo Mugnos, è possibile analizzare alcuni particolari storici della famiglia Palizzi[2]:
Isabella Palizzi, moglie di Giovanni Alagona e madre di Beatrice Alagona. Signora di Novara di Sicilia 1356.
Il Villani ricorda i Palizzi nella sua Nuova Cronica, definendoli fra i più possenti di Messina e narra proprio i fatti di Messina e la fine della casata.
Blasonatura: d'azzurro, a tre pali d'argento scorciati aguzzi di sopra e di sotto (in alcune versioni: sormontati da due stelle di argento di sei raggi).
Elmo di nobile antico con lambrequini volanti d'azzurro e d'argento, lo scudo accollato da trofeo militare[1][2].