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Ortonitrato | |
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Nome IUPAC | |
Ortonitrato[1] | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | NO43- |
Massa molecolare (u) | 78,006 |
Aspetto | incolore |
Numero CAS | |
PubChem | 139047089 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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attenzione | |
Frasi H | --- |
Consigli P | --- |
L'ortonitrato è un ossoanione tetraedrico (simmetria Td) dell'azoto pentavalente, di formula NO43–,[2] o anche +N(–O–)4.[3] Fu scoperto nel 1977[4] e lo si conosce nei suoi due sali incolori di sodio (Na3NO4) e di potassio (K3NO4), nonché nel sale doppio di sodio e potassio Na3K3(NO4)2, del quale è nota anche la struttura cristallina.[5]
L'ortonitrato non va confuso con il perossinitrato NO4–, che differisce per carica e per connettività (O2N–O–O–).[6]
L'atomo di azoto reca su di sé una carica formale positiva (N+), come accade nello ione nitrato, e lega 4 ioni O– con legami semplici;[3] lo ione è tetraedrico con N al centro, ibridato sp3.
Lo ione ortonitrato è precisamente isoelettronico con lo ione ortocarbonato CO44–[7] ed è anche isoelettronico di valenza dell'ortosilicato (SiO44–), dell'ortofosfato (PO43–), del solfato (SO42–) e del perclorato (ClO4–).[8]
L'acido corrispondente sarebbe l'acido ortonitrico H3NO4, analogo formalmente all'acido ortofosforico, ma attualmente H3NO4 non è conosciuto,[9] come pure l'acido ortocarbonico H4CO4.[10]
Da indagini di diffrazione dei raggi X su un cristallo di Na3NO4 si è trovato che la distanza media di legame N–O è pari a 139 pm,[2][11] che è una distanza notevolmente maggiore di quella analoga nello ione nitrato NO3– (122 pm),[12] dove N è però ibridato sp2 e dove il legame N–O ha molteplicità maggiore di un legame singolo, ma comunque è solo appena più corta del valor medio di un legame singolo N–O (140 pm[13]), cosa che è stata attribuita alla polarità del legame +N−O−.[11]
Sono stati preparati gli ortonitrati di sodio e di potassio per reazione tra l'ossido del metallo e il suo nitrato:
la reazione viene condotta ad alta temperatura (300-340 °C)[14] e a pressioni di diversi GPa per 3 giorni.[15] Una reazione del tutto analoga fornisce l'ortonitrato di potassio. Qui lo ione nitrato NO3– agisce formalmente come acido di Lewis nei confronti dello ione ossido O2–.[14]
Gli ortonitrati sono estremamente sensibili all'umidità dell'aria e all'anidride carbonica; con l'acqua si idrolizza riformando il nitrato di partenza:
Reagiscono con la CO2 dell'aria formando nitrati e carbonati:
A 500 °C si decompongono a nitriti e ossidi metallici, rilasciando ossigeno: