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Notarikon (in ebraico נוטריקון?) è un metodo per derivare una parola, in maniera simile alla creazione di un acronimo, facendo in modo che ciascuna delle sue lettere iniziali in ebraico ראשי תיבות? o finali in ebraico סופי תיבות? rappresentino un'altra parola e formando così una proposizione o concetto da tali parole. Una variante prevede l'utilizzo delle prime insieme alle ultime lettere, o le due lettere mediane di una parola, per formarne un'altra. La parola "notarikon" proviene dalla lingua greca (νοταρικόν), che a sua volta proviene dalla parola latina "notarius" che significa "scrittore stenografo".[1]
Notarikon è uno dei tre metodi antichi – gli altri due sono ghematria e temurah – usati dai cabalisti per riordinare parole e frasi della Bibbia così da derivarne un substratum esoterico e un più profondo significato spirituale. Notarikon fu usato anche nella protoscienza dell'alchimia.
Rashi usa il notarikon sette volte nel suo pirush ("spiegazione') del Chumash: