In questo articolo esploreremo l'entusiasmante mondo di Moldavi in Italia, un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Dalla sua origine fino al suo impatto sulla società moderna, Moldavi in Italia ha svolto un ruolo cruciale nella nostra storia e nella nostra vita quotidiana. Nel corso degli anni sono emerse varie interpretazioni e prospettive su Moldavi in Italia, arricchendone ulteriormente il valore e la rilevanza in diversi ambiti. Attraverso questo articolo approfondiremo le molteplici sfaccettature di Moldavi in Italia, esplorandone le dimensioni storiche, culturali e sociali per comprenderne meglio l'influenza e l'importanza oggi.
Moldavi in Italia | |
---|---|
![]() | |
Luogo d'origine | ![]() |
Popolazione | 128 979 (2019) |
Lingua | romeno (moldavo), russo, italiano |
Religione | Cristianesimo ortodosso, ateismo/agnosticismo |
Gruppi correlati | Diaspora moldava |
I moldavi in Italia sono una comunità migrante di recente formazione e di notevole dimensione, l'ottava in Italia.
Al 1º gennaio 2019 si contavano 128.979 cittadini moldavi legalmente residenti in Italia, in crescita rispetto ai 55 803 del 2006. Di questi, due terzi sono donne. I moldavi in Italia sono concentrati soprattutto in Veneto (37 247), Emilia-Romagna (30 731) e Lombardia (22 972). Le tre città di maggior presenza della comunità moldava in Italia sono Roma (8 636), Parma (4 967) e Venezia (4 836).[1]
I moldavi in Italia sono occupati soprattutto nell'edilizia e nei servizi di cura alla persona, così come romeni e ucraini.
Dal 2014 i cittadini moldavi non hanno più bisogno di visto Schengen per recarsi per brevi periodi in Italia, il che ha favorito le caratteristiche circolari della migrazione. Resta la necessità di visto per residenza permanente per lavoro.[2]