Sicuramente avrai sentito parlare di Matteo 6 in più di un'occasione, poiché la sua rilevanza e il suo impatto in diversi ambiti lo hanno reso un argomento di interesse generale. Fin dalla sua nascita, Matteo 6 ha catturato l'attenzione di ricercatori, professionisti e appassionati, che cercano costantemente di saperne di più sulle sue origini, evoluzione ed effetti. In questo articolo esploreremo a fondo tutto ciò che riguarda Matteo 6, dal suo background al suo stato attuale, con l'obiettivo di comprendere meglio la sua influenza e portata nella nostra società.
Matteo 6 è il sesto capitolo del vangelo secondo Matteo nel Nuovo Testamento. Il capitolo contiene il discorso della montagna che include la preghiera del Padre nostro.[1]
Il testo originale era scritto in greco antico. Il capitolo è diviso in 34 versetti.
Tra le principali testimonianze documentali di questo capitolo vi sono:
La prima parte di questo capitolo, Matteo 6,1–18, evidenzia l'espressione della pietà, riferendosi a tre espressioni della pietà nella cultura ebraica, ovvero l'elemosina, la preghiera personale ed il digiuno.[2] In questa parte del capitolo, talvolta indicata col nome di discorso sull'ostentazione, Gesù dimostra di appoggiare gli insegnamenti tradizionali dell'ebraismo ma egli precisa come la pietà non debba essere ostentazione e debba essere idealmente condotta in segreto. Egli si scaglia infatti contro coloro che praticano la pietà davanti al loro pubblico e poi non fanno niente per compiacere Dio.
Matteo 6,19–34 riguarda invece i possedimenti, le priorità e la fiducia.[2] La prima parte in Matteo 6,19–24 ha tre elementi su due tesori, due occhi e due padroni. La seconda parte in Matteo 6,25–34 si occupa invece nella fiducia in Dio e anch'essa fornisce tre ragioni per non essere ansiosi.[2]
Nell'analisi di John Wesley del discorso della montagna, il capitolo 5 delinea "la somma di tutta la vera religione", permettendo a questo capitolo di rendere nel dettaglio "le regole di buona intenzione che dobbiamo perseguire nelle nostre azioni, senza mischiarle coi desideri terreni o cure ansiose per il necessario alla vita" e il capitolo seguente fornisce le "precauzioni contro gli ostacoli della religione".[3] Wesley inoltre analizza il capitolo 6 come segue: