Maestro della Natività di Castello

Al giorno d'oggi, Maestro della Natività di Castello è diventato un argomento ampiamente discusso di interesse sia per gli esperti che per il grande pubblico. Dalle sue origini fino al suo impatto sulla società odierna, Maestro della Natività di Castello è stato oggetto di numerose ricerche e dibattiti in diversi ambiti. In questo articolo esploreremo a fondo l'importanza di Maestro della Natività di Castello, analizzando le sue diverse prospettive e fornendo una visione completa della sua rilevanza nel mondo contemporaneo. Dalla sua influenza sulla cultura popolare al suo impatto sull’economia globale, Maestro della Natività di Castello merita un’attenzione dettagliata e critica per comprendere la sua vera portata nella nostra società.

Maestro della Natività di Castello, Madonna e il Bambino tra i santi Giusto e Clemente (1449), Museo dell'Opera del Duomo di Prato

Il Maestro della Natività di Castello (... – XV secolo) è stato un pittore italiano.

Attivo alla metà del XV secolo, fu un seguace di Filippo Lippi, probabilmente attivo nella sua bottega pratese.

Storia critica

Deve il suo nome a un'Adorazione del Bambino dalla chiesa di San Michele a Castello, presso Firenze, oggi nella National Gallery di Londra.

Specializzato in dipinti devozionali, mostra nelle sue opere una luce bionda e soffusa che stempera i prototipi del Lippi alleggerendone il plasticismo. Tipica è la continua variazione delle pose del Bambino in braccio alla madre.

Chiara Lachi l'identificò nel 1995 con un giovane Piero di Cosimo[1], proposta che non ha avuto seguito. Nel catalogo della mostra Officina pratese, a cura di Andrea De Marchi (Università degli Studi di Firenze), si parla invece di un certo Piero di Lorenzo di Pratese, documentato poco prima del 1450 come autore di una pala per la chiesa di Faltugnano, opera oggi divisa tra Prato, Londra e Philadelphia.

Federico Zeri gli dedicò un commento d'elogio: «per quanto manierato e spesso convenzionale, il Maestro della Natività di Castello, con i suoi colori brillanti e la sua tecnica meticolosa, è uno dei più piacevoli petit maîtres del Quattrocento fiorentino».

Note

  1. ^ Chiara Lachi, Il Maestro della Natività di Castello, Edifir, Firenze.

Bibliografia

  • Andrea De Marchi e Cristina Gnoni Mavarelli (a cura di), Da Donatello a Lippi, Officina pratese, catalogo della mostra, Skira, Milano 2013. ISBN 978-88-572-2039-0

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN240629911 · ULAN (EN500020150 · LCCN (ENnr96011748