In questo articolo affronteremo il tema Luigi Andreotti, che ha generato molteplici dibattiti e suscitato l'interesse di diversi settori della società. Luigi Andreotti è un argomento di attualità che è stato oggetto di studio e ricerca in diversi contesti e discipline. Nel tempo Luigi Andreotti ha subito diverse trasformazioni e ha acquisito diversi significati, il che lo rende un argomento di grande complessità e ampiezza. Pertanto, è essenziale analizzare in profondità i diversi aspetti e dimensioni che Luigi Andreotti racchiude, al fine di comprenderne la portata e l’impatto in diversi ambiti. Esplorandone le origini, l'evoluzione e le conseguenze, si intende offrire una visione esaustiva e obiettiva di Luigi Andreotti, con lo scopo di contribuire alla comprensione e alla riflessione su questo argomento.
Luigi Andreotti | |
---|---|
Nascita | San Terenzo, 20 febbraio 1829 |
Morte | Lerici, 26 aprile 1871 |
Etnia | italiano |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Grado | Volontario |
Comandanti | Giuseppe Garibaldi |
Guerre | Seconda guerra d'indipendenza |
Campagne | Spedizione dei Mille |
Battaglie | Sbarco di Marsala Battaglia di Calatafimi Battaglia del Volturno |
Professione | Contadino |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Luigi Andreotti (San Terenzo, 20 febbraio 1829 – Lerici, 26 aprile 1871) è stato un militare italiano.
Insieme agli altri due suoi concittadini Giovanni Battista Monteverde e Onesto Faccini, è stato uno dei Mille di Giuseppe Garibaldi. Figlio di Francesco Andreotti e di Benedetta Biso, commercianti.
Era marinaio di uno dei piroscafi utilizzati per la spedizione dei Mille. La notte della partenza Andreotti non volle lasciare l'imbarcazione (gli equipaggi furono fatti sbarcare), e si unì ai Mille[1]. Nell'elenco ufficiale è in numero 17.[1].
Partecipò a tutta la campagna meridionale e viene citato in uno scritto da Francesco Crispi relativo all'impresa dei Mille per aver salvato la vita ad un compagno d'armi[2].