In questo articolo affronteremo il tema Linux-libre, che è stato oggetto di interesse e studio in vari ambiti nel corso della storia. Dalle sue origini ad oggi, Linux-libre è stato oggetto di dibattiti, ricerche e controversie, rendendolo un punto di riferimento fondamentale per comprendere diversi aspetti della vita umana. Attraverso un'analisi dettagliata e rigorosa, verranno esplorate le implicazioni e i significati di Linux-libre, nonché la sua rilevanza nel contesto attuale. Allo stesso modo, verranno analizzate diverse prospettive e approcci che faranno luce su questo argomento ampio e diversificato. Cercheremo quindi di offrire una visione completa e arricchente che contribuisca alla conoscenza e alla comprensione di Linux-libre in tutte le sue dimensioni.
Linux-libre sistema operativo | |
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Sviluppatore | Free Software Foundation Latin America (FSFLA) |
Famiglia | Linux |
Release corrente | 6.14.2-gnu (10 aprile 2025) |
Tipo di kernel | Linux |
Tipo licenza | Software libero |
Licenza | GPL-2.0-only |
Stadio di sviluppo | Attivo |
Sito web | linux-libre.fsfla.org/ |
Linux-libre è un progetto della Free Software Foundation Latin America (FSFLA) che consiste nel fornire una versione del kernel Linux completamente libera[2][3]. Il progetto ha infatti evidenziato almeno un migliaio di file che non sono software libero sebbene siano parte del kernel Linux di Linus Torvalds[4]. Fra di essi, ad esempio, vi sono diversi firmware sotto forma di blob binari[5], software dal codice sorgente oscurato o file protetti da licenze non libere.[2][4]
Lo strumento per eliminare molte parti non libere è uno script chiamato deblob[5]. Questo strumento è stato creato dalla distribuzione GNU/Linux completamente libera gNewSense e, più tardi, personalizzato da BLAG. Esso agisce eliminando il codice sorgente proprietario prima della compilazione del kernel. Viene poi accompagnato da un altro script, deblob-check[6], il cui compito è quello di controllare se il source code del kernel contenga ancora software proprietari.
Eliminare ogni firmware proprietario che non può essere studiato e modificato dall'utente adempie allo scopo primario di dare vita ad un sistema costituito solo da software libero, con vantaggi e svantaggi.
C'è sicuramente un aumento di sicurezza e stabilità del sistema dal momento che il firmware può essere corretto e migliorato dai manutentori e dalla community, il cui principale apporto è quello della segnalazione dei problemi medesimi[7].
Lo svantaggio risiede nella perdita di funzionalità di hardware che non possono funzionare senza precisi firmware proprietari, essendo incompatibili col software libero: tra questi, schede di rete (soprattutto wireless), schede audio o video.
Distribuzioni in cui Linux è il kernel predefinito e che propongono Linux-libre come kernel alternativo: