Questo articolo affronterà il problema di Lettera doppia, che oggi è diventato sempre più rilevante. Fin dalla sua nascita, Lettera doppia ha suscitato grande interesse in diversi settori, generando dibattiti e controversie attorno al suo impatto sociale, economico e culturale. In questo senso è fondamentale analizzare in modo approfondito i diversi aspetti legati a Lettera doppia, nonché le sue implicazioni a livello globale. Allo stesso modo, cercherà di offrire una visione completa e obiettiva di questo argomento, fornendo informazioni chiave che permettano al lettore di comprenderne l’importanza e la portata oggi.
In linguistica, con lettera doppia o semplicemente doppia, ma più specificatamente con consonante doppia, viene intesa una sequenza di due lettere ripetute, che stanno a indicare ortograficamente la geminazione di una consonante.
La lettera doppia si riferisce quindi alla rappresentazione grafematica del suo suono geminato (raddoppiato) e non al fenomeno della geminazione, che invece è prettamente fonologico.
Nella lingua italiana tutte le lettere consonantiche dell'alfabeto italiano si presentano in almeno una parola[1] come doppie, compresa la q nelle uniche occorrenze di 'soqquadro' e nel meno utilizzato 'beqquadro', e ad esclusione della h, che ha valore prettamente diacritico. Dal punto di vista della rappresentazione fonetica, ogni doppia rappresenta la geminazione del suono standard che solitamente le viene associato. Per esempio bb rappresenta il suono /bb/ e dd il suono /dd/, mentre il suono di cc e gg varia a seconda del contesto grafematico circostante; non è quindi strano trovare sequenze di tre lettere che possono essere considerate – più che trigrammi – effettive doppie di digrammi, resi graficamente in modo non proprio perfetto:
Del resto le doppie in italiano sono sempre e solo presenti in mezzo alla parola e tra di esse passa il confine sillabico sia fonologico che ortografico, per questo ogni volta che capita di dover "andare a capo" in su una sillaba in prossimità di una lettera doppia, la prima lettera va alla fine del primo rigo, seguita dal trattino "-", e la seconda all'inizio del rigo successivo. Sempre per il solito motivo[non chiaro], inoltre, in italiano le doppie possono trovarsi tra due vocali, ma mai tra due altre consonanti; non può inoltre neanche mai capitare che la prima doppia sia preceduta da una liquida (l o r), da una nasale (m o n) o dalla s, cosa che invece può benissimo accadere quando sono scempie, mentre può benissimo accadere che la seconda doppia sia seguita da una liquida.
Doppia | Valore fonetico | Note |
---|---|---|
BB | /bb/ | |
CC | /kk/* o /tt͡ʃ/** | |
CCI | /tt͡ʃ/ | Solo davanti alle vocali A, O, U e in alcuni casi E |
CCH | /kk/ | Solo davanti alle vocali E e I |
DD | /dd/ | |
FF | /ff/ | |
GG | /ɡɡ/* o /dd͡ʒ/** | |
GGI | /dd͡ʒ/ | Solo davanti alle vocali A, O, U e in alcuni casi E |
GGH | /ɡɡ/ | Solo davanti alle vocali E e I |
LL | /ll/ | |
MM | /mm/ | |
NN | /nn/ | |
PP | /pp/ | |
/kk/ | Presente solo nelle parole "soqquadro" e "beqquadro" | |
RR | /rr/ | |
SS | /ss/ | In italiano la doppia s è sempre sorda /s/ e mai sonora /z/ (sesamo /ˈsɛzamo/) |
TT | /tt/ | |
VV | /vv/ | |
ZZ | /tt͡s/ o /dd͡z/ |
* Solo davanti alle lettere A, L, O, R e U
** Solo davanti alle lettere E e I
In italiano si trovano anche ripetizioni di lettere vocaliche[1]: