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Lenticchia d'acqua spugnosa | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
Ordine | Alismatales |
Famiglia | Araceae |
Sottofamiglia | Lemnoideae |
Genere | Lemna |
Specie | L. gibba |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Arales |
Famiglia | Lemnaceae |
Genere | Lemna |
Specie | L. gibba |
Nomenclatura binomiale | |
Lemna gibba L., 1753 |
La lenticchia d'acqua spugnosa (Lemna gibba L., 1753) è una pianta acquatica della famiglia delle Aracee.[2]
È una specie idrofita natante dotata di una corta radice non ancorata al substrato, con foglie ovali, larghe 2–3 mm, di colore verde pisello, con pagina inferiore spugnosa.
Fiorisce raramente e si riproduce prevalentemente per moltiplicazione vegetativa, formando fitte colonie che arrivano a ricoprire interamente la superficie degli specchi d'acqua.
È una pianta a distribuzione pressoché cosmopolita, ampiamente diffusa nelle aree a clima temperato di Europa, Africa, Asia, Nord America e Sud America; assente in Oceania.[1][3]
Cresce in acque stagnanti o con debole corrente; tollera un discreto grado di eutrofizzazione.
I tassi di crescita della Lemna gibba sono utilizzati per valutare la tossicità dei prodotti chimici in ecotossicologia.[4]