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Kathy Acker (New York, 18 aprile 1947 – Tijuana, 30 novembre 1997) è stata una scrittrice, poetessa, musicista e sceneggiatrice statunitense.
Nata Karen Alexander[1] il 18 aprile 1947 (ma altre fonti danno il 1948[2]) a Manhattan, borgo di New York, ebbe un'infanzia travagliata. Donald Lehman, suo padre biologico, abbandonò la sua futura madre quando era incinta di tre mesi.
Dopo gli studi alla Brandeis University e alla Università della California, San Diego[3], i suoi primi esperimenti poetici influenzati da William S. Burroughs e risalenti agli anni settanta apparvero sotto lo pseudonimo di Black Tarantula.[4]
Negli anni ottanta si trasferì a Londra e partecipò attivamente alla scena punk con i primi esperimenti di spoken word. Contemporaneamente diede alle stampe alcune tra le sue opere più celebri che riscrivono in chiave postmodernista alcuni grandi classici della letteratura come il Don Chisciotte e Grandi speranze. Attraverso la de-costruzione dei testi, la Acker creò un pastiche metanarrativo molto originale e decisamente esplicito. Temi prediletti delle sue narrazioni furono: sesso, omosessualità, femminismo ed esplorazione estrema del corpo[5].
Esponente di punta dell'Avantpop, morì a soli cinquant'anni per un tumore alla mammella in una clinica di Tijuana[6].
Kathy Acker si è sposata e ha divorziato due volte: la prima, molto giovane, nel 1966 con Robert Acker[7] dal quale prese il cognome, la seconda nel 1976 con il compositore Peter Gordon[8]. Ha anche intrecciato relazioni con donne (per esempio con la scrittrice Lidia Yuknavitch[9]).
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