In questo articolo approfondiremo il tema Kasim Sulton, che ha suscitato grande interesse e dibattito nella società odierna. Kasim Sulton è diventato un argomento di discussione ricorrente a causa del suo impatto in vari ambiti, come la politica, l'economia, la cultura e la vita quotidiana. In questo articolo esamineremo in dettaglio le diverse sfaccettature di Kasim Sulton, analizzandone le origini, l'evoluzione e le ripercussioni nel mondo di oggi. Inoltre, approfondiremo le diverse prospettive e opinioni che esistono attorno a questo argomento, in modo da offrire una visione completa e arricchente per i nostri lettori.
Kasim Sulton | |
---|---|
![]() | |
Nazionalità | ![]() |
Genere | Heavy metal Progressive metal Rock progressivo Hard rock |
Periodo di attività musicale | 1976 – in attività |
Strumento | basso, voce, tastiera, chitarra |
Gruppi attuali | Kasim Sulton's Utopia |
Gruppi precedenti | Blue Oyster Cult, Utopia, Scandal, The New Cars, Yellow Matter Custard |
Sito ufficiale | |
Kasim Sulton (New York, 8 dicembre 1955) è un cantante, bassista, polistrumentista e compositore statunitense noto per essere stato il bassista dei Blue Oyster Cult e degli Utopia, nonché per la sua carriera solista.
Iniziata l'attività di musicista nella metà degli anni settanta, Sulton è stato il bassista nell'album di successo di Meat Loaf Bat Out of Hell.[1]
Insieme al batterista degli Scandal Thommy Price hanno collaborato a un album, Lights On, che Sulton ha co-scritto.[2] La canzone "No TV No Phone" è stata inclusa nel film commedia Una notte da ricordare del 1987, con protagonista Susanna Hoffs.
Sulton collabora ancora oggi con Todd Rundgren, inclusi i concerti "Arena" del 2008-09, le esibizioni del 2009-10 dell'album A Wizard, a True Star (1973) negli Stati Uniti e in Europa e nel 2010 gli spettacoli di "TR's Johnson".[3]; nel 1976 lo stesso Rundgren lo invita ad unirsi alla band Utopia; vi rimase fino al 1982, quando venne sostituito da Doug Howard, salvo poi rientrare soltanto dopo tre mesi, e rimanervi fino al primo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 1986. Prese inoltre parte alle reunion della band (2011-2012) e (2017-2018).
Dal 2012 al 2017 è stato il bassista dei Blue Oyster Cult, in seguito all'uscita di Rudy Sarzo[4]; venne poi a sua volta rimpiazzato dal rientrante Danny Miranda.
Nel 2011 ha fatto parte degli Yellow Matter Custard, un supergruppo che eseguiva cover dei Beatles.[5]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19864112 · ISNI (EN) 0000 0000 5513 5376 · Europeana agent/base/84907 · LCCN (EN) n93115701 · BNF (FR) cb138409786 (data) |
---|