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Jean Rousset (Ginevra, 20 febbraio 1910 – Ginevra, 15 settembre 2002) è stato un critico letterario e francesista svizzero appartenente alla cosiddetta "Scuola di Ginevra" di critica letteraria.
Si interessò della letteratura francese e, in particolare, della letteratura barocca del tardo Rinascimento e dei primi anni del XVII secolo.
Jean Rousset ottenne una laurea in legge all'Università di Ginevra (1932), dove in seguito studiò sotto Albert Thibaudet e Marcel Raymond e ne ottenne un'altra in letteratura (1938). Dopo essere stato lettore di letteratura francese nelle città di Halle e Monaco, divenne professore all'Università di Ginevra, dove insegnò la letteratura francese dal 1953 al 1976. La sua tesi sulla letteratura francese del periodo barocco, pubblicata sotto il titolo La Littérature de l'âge baroque en France: Circé et le paon, ottenne un immenso successo critico. Fu uno dei primi ad utilizzare il termine "barocco" -che fino a quel momento era stato utilizzato esclusivamente nella storia dell'arte- nell'ambito letterario. Con i simboli della maga Circe e dell'ornamentale pavone (paon) e seguendo l'analisi della storia dell'arte di Heinrich Wölfflin, Rousset esplorò il movimento, l'instabilità, l'ostentazione, la decorazione e la metamorfosi nelle opere teatrali, nei romanzi e nella poesia del periodo. Sarebbe ritornato al medesimo argomento nell'opera L'Intérieur et l'extérieur: essais sur la poésie et le théâtre au XVIIe siècle.
Nel lavoro del 1963, Forme et signification, esplorò nuove alternative teoretiche; Jacques Derrida lo definì come una delle principali opere del primo Strutturalismo. Distanziandosi dall'approccio fenomenologico dei suoi amici e associati, Georges Poulet e Jean-Pierre Richard, Rousset si concentrò sugli elementi formali come la struttura narrativa nella determinazione di un significato dell'opera. Avrebbe continuato l'approccio formale e narratologico nel Narcisse romancier: essai sur la première personne dans le roman (che analizza il ruolo della narrazione in prima persona nei romanzi) e nel Le Lecteur intime. In questo modo il suo lavoro di questo periodo ha diversi punti in comune con l'opera di Gérard Genette.
I suoi successivi lavori di teoria e critica furono comunque meno indirizzati ad un approccio puramente strutturale. Il suo Leurs yeux se rencontrèrent: la scène de première vue dans le roman indaga il topos dell'amore a prima vista all'interno dei romanzi. Il suo ultimo libro, Dernier regard sur le baroque, fu una valutazione finale della teoria e dei dibattiti teoretici concernenti il periodo barocco.
È sepolto a Ginevra nel cimitero di Plainpalais.
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