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Italo Zingarelli (Napoli, 9 luglio 1891 – Roma, 1979) è stato un giornalista italiano, figlio del filologo Nicola.
Nel 1910 fu redattore de L'Ora di Palermo; poi lavorò al Corriere della Sera e a L'Epoca. Tornò al Corriere nel 1921 come corrispondente da Zurigo e Vienna. Nel 1926 fu per breve tempo direttore de Il Secolo, poi corrispondente da Vienna per La Stampa. Visse a Vienna per 19 anni, dal novembre 1918 al marzo 1938 (tranne la breve direzione al Secolo). A differenza dei suoi colleghi italiani, il cui stile era tendenzialmente letterario e brillante, Zingarelli sviluppò una prosa «analitica e logica»[1].
Nel 1945 lavorò al Tempo diretto da Renato Angiolillo. Fu Zingarelli a tradurre dall'inglese il Diario di Ciano, che fu pubblicato sul quotidiano romano[2]. Alla fine dell'anno passò a Libera Stampa, quotidiano edito da Luigi Barzini, di cui fu direttore fino alla chiusura, avvenuta nel marzo del 1946[3].
Dal 1952 al 1962 diresse Il Globo di Roma.
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