Oggi ICloud è un argomento di grande interesse e rilevanza nella società odierna. L'impatto di ICloud si estende a diversi aspetti della vita quotidiana, generando dibattiti, ricerche e riflessioni in diversi ambiti. È importante analizzare in profondità ICloud per comprenderne l'influenza e trovare possibili soluzioni alle sfide che pone. In questo articolo esploreremo in dettaglio i vari aspetti di ICloud, affrontando le sue implicazioni in diversi contesti e offrendo una visione completa di questo importante argomento. In questa direzione approfondiremo un'analisi critica di ICloud, cercando di comprenderne la portata e proiettarne le possibili conseguenze nel futuro.
iCloud software | |
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Genere | Cloud computing |
Sviluppatore | Apple Inc. |
Ultima versione | Microsoft Windows: 6.1.1 |
Sistema operativo | iOS iPadOS macOS Microsoft Windows Web (icloud.com) |
Linguaggio | Objective C |
Licenza | Freeware (licenza non libera) |
Lingua | Multilingua |
Sito web | icloud.com |
iCloud è un servizio di personal cloud-storage di Apple. Presentato ufficialmente il 6 giugno 2011 al WWDC 2011, il servizio permette di conservare foto, video e documenti degli utenti. È previsto un piano gratuito da 5GB, espandibile con un piano a pagamento denominato iCloud+. Il servizio è collegato ad un account Apple ed è tipicamente utilizzato da Mac, iPhone e iPad, anche se esistono client per altre piattaforme.[1]
La sincronizzazione automatica include Mail, Contatti, Calendario, file su iCloud Drive, Trova il mio iPhone, Note, Promemoria, Pages, Number, Keynote, Freeform, Foto, il servizio di memorizzazione delle Password, e il servizio di backup.
La Home Page di iCloud è diventata personalizzabile a partire dal novembre 2022.
iCloud fornisce accesso a 5 GB: uno spazio di archiviazione gratuito per i dati.
iCloud permette la sincronizzazione automatica di immagini, brani musicali e contatti tra i vari dispositivi dell'utente. È necessario disporre di un ID Apple, cioè l'identificativo Apple creato dall'utente (solitamente al primo avvio del suo dispositivo).
A partire dal 2011, iCloud si basa su Amazon AWS e Microsoft Azure (come ammesso nel libro bianco sulla sicurezza di iOS pubblicato nel 2014[2]). Nel 2016, Apple ha siglato un accordo con Google per l'utilizzo di Google Cloud Platform per alcuni servizi di iCloud.[3][4][5][6]
iCloud, integrato a partire da OS X Lion e iOS 5, nasce come sostituto a MobileMe, della stessa casa di Cupertino. Durante il WWDC 2011 di giugno, il CEO Steve Jobs ha mostrato le differenze tra i due servizi. MobileMe integrava nel suo sistema di condivisione solo le e-mail, i contatti e i calendari.
iCloud è un sistema per archiviare i contenuti multimediali dell'utente su server remoti, condivisi tra i vari dispositivi in possesso dell'utente: iPhone, iPad, iPod touch, Mac e PC Windows. Grazie alla tecnologia push vengono inviati a tutti i dispositivi via rete senza fili (3G o Wi-Fi), automaticamente e senza che si debba fare nulla se non configurare la modalità di funzionamento dal relativo pannello di controllo. Se si acquista un brano musicale, si scatta una foto, si redige un documento o un foglio dati, tali file verranno automaticamente scritti o aggiornati su ogni dispositivo dello stesso utente.
Analogamente possono essere tenuti sincronizzati e memorizzati sia in locale sia nella "nuvola" remota il proprio calendario di impegni, la posta elettronica e i contatti. Una funzione accessoria è la geolocalizzazione, ovvero la possibilità di condividere con contatti scelti la propria posizione, rilevata dal GPS del dispositivo, e di ritrovarlo in caso di smarrimento.[7]
I servizi attualmente offerti includono:
Ogni utente ha a disposizione 5 GB di spazio gratuito per la sincronizzazione di e-mail, documenti e backup (escluse applicazioni e musica) ed è possibile estendere lo spazio attraverso un abbonamento a cadenza mensile. iCloud+ è l'abbonamento cloud premium di Apple, il cui prezzo varia a seconda del Paese.
Nel 2025, in Italia le cinque tariffe sono:
Da settembre 2017, con iOS 11, è possibile condividere il proprio piano tariffario con gli altri utenti della Famiglia.[11]
Ad aprile 2012, il servizio contava oltre 125 milioni di utenti registrati.[12]
In ottobre 2022, il servizio iCloud registra un cambiamento radicale nell'interfaccia grafica:
iCloud offre inoltre dei servizi aggiuntivi, disponibili solo per gli utenti abbonati ad iCloud+