In questo articolo esploreremo in dettaglio Demolizione selettiva e il suo impatto su diversi aspetti della nostra vita quotidiana. Dalla sua origine alla sua evoluzione, Demolizione selettiva ha giocato un ruolo fondamentale nel modo in cui interagiamo con il mondo che ci circonda. Nel corso degli anni Demolizione selettiva ha generato infiniti dibattiti e discussioni, diventando argomento di interesse per accademici, professionisti e grande pubblico. Attraverso questa analisi cercheremo di far luce sulle varie sfaccettature di Demolizione selettiva e sulla sua influenza sulla nostra società attuale.
La demolizione selettiva o strip out è una strategia di demolizione che separa i rifiuti per frazioni omogenee orientata verso il riciclo dei materiali.[1]
È un metodo di demolizione ancor oggi poco praticato perché comporta costi elevati dovuti al massiccio impiego di mano d'opera.
Una demolizione selettiva può essere orientata al fine di separare elementi riusabili da elementi non riusabili e per allontanare dai rifiuti da demolizione sostanze inquinanti.[1]
La demolizione selettiva generalmente suddivide i rifiuti in[2]:
Per ottenere un prodotto di qualità è sempre necessario ricorrere ad impianti in grado di separare i materiali non inerti e le frazioni leggere.[1]
I prodotti della demolizione selettiva possono essere di diverse categorie[2]:
Ad esempio, se consideriamo come elemento originario una lastra di calcestruzzo armato, seguendo lo schema dato, esso può essere trasformato in:
La demolizione selettiva offre numerosi vantaggi per chi desidera rinnovare o trasformare un edificio: