Nel mondo moderno, Casa e bottega è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per un ampio spettro di persone. Sia in ambito professionale che personale, Casa e bottega ha dimostrato di essere un fattore determinante nella continua evoluzione della società. Nel corso della storia, Casa e bottega è stato oggetto di dibattito, ricerca e riflessione, generando molteplici prospettive e approcci che hanno arricchito la comprensione e l'apprezzamento di questo fenomeno. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Casa e bottega, analizzandone l’impatto in diversi contesti e offrendo una visione complessiva che invita alla riflessione e al dialogo.
Casa e bottega è una miniserie televisiva italiana del 2013, diretto da Luca Ribuoli.
La fiction narra la storia di Mario Trezzi, un imprenditore lombardo che ha costruito con sacrificio una fabbrica a conduzione familiare che non riesce più a sostenere la crisi economica[1] e a reggere la concorrenza, soprattutto quella cinese. Il protagonista così sarà costretto a rivolgersi ad alcuni usurai dal momento che non avrà alcuna intenzione né di dichiarare fallimento né di localizzare la sua attività in paesi in cui la manodopera costa meno. Sarà la moglie di Mario, Teresa, ad evitare il peggio e ad aiutare il marito in questa impresa impossibile.
Gli ascolti tv della prima puntata, andata in onda il 17 dicembre 2013 su Rai 1, si sono attestati a 5.248.000 spettatori (pari al 20.08% di share), rendendo la fiction il programma più visto nella fascia di prime time[2]. La seconda puntata, andata in onda la sera seguente, è stata vista da 5.337.000 telespettatori (pari al 20.30% di share), risultando nuovamente il programma più visto nella fascia di prime time[3].