Oggi ci imbattiamo in un argomento che ha suscitato crescente interesse nelle ultime settimane: Carriera. Questa persona/argomento/data ha catturato l'attenzione del pubblico e ha generato un intenso dibattito nella società. Ecco perché in questo articolo ci proponiamo di far luce sugli aspetti fondamentali legati a Carriera, offrendo un'analisi dettagliata delle sue implicazioni e conseguenze. In questa direzione esploreremo le diverse angolazioni da cui è possibile affrontare Carriera, con l'obiettivo di fornire una visione completa e obiettiva sull'argomento. Si tratta senza dubbio di un tema di grande attualità che merita di essere affrontato con approfondimento e rigore, ed è proprio ciò che intendiamo realizzare nelle righe che seguono.
La carriera è il percorso personale di un individuo in una determinata attività lavorativa e/o professionale.
Con tale termine si indica generalmente un percorso legato ad un ambiente lavorativo, attraverso il quale si raggiungono posizioni via via di maggiori responsabilità e potere. Esso viene utilizzato anche in altri ambiti per indicare, ad esempio, quella sportiva o quella scolastica e universitaria. L'espressione "fare carriera" intende una vanzamento gerarchico di ruolo e di inquadramento in una organizzazione lavorativa.
Il mercato del lavoro è l'espressione utilizzata per definire l'incontro tra domande e offerte di lavoro, dunque la richiesta di prestazioni lavorative da parte delle aziende o imprese e l'offerta delle proprie capacità e prestazioni lavorative da parte dei singoli lavoratori.
Avviene un'offerta di lavoro quando gli individui offrono alle imprese il proprio lavoro al fine di ricevere un reddito da spendere nel consumo di beni. Inoltre è interessante capire come l'individuo parta in origine da due beni, la moneta e il tempo libero e come essi si determinino a vicenda. Se il tempo libero diminuisce la moneta al contrario aumenta e se aumenta il tempo libero diminuisce la moneta. Questa combinazione dipende dalla volontà dell'individuo. In genere l'aumento dell'offerta di lavoro è dovuta all'aumento del salario di lavoro, ma può succedere anche che l'offerta diminuisca in quanto un aumento del salario può provocare un miglioramento del benessere portando l'individuo ad avvantaggiarsi di un numero maggiore di ore di tempo libero. La domanda di lavoro deriva invece dalla produttività, maggiore sarà la produttività e maggiore sarà la domanda di lavoro al contrario minore sarà la produzione e minore sarà la domanda di lavoro. A sua volta la produzione è data dal consumo.
Il mercato interno del lavoro, denominato anche mercato unico, fa riferimento al programma attuato nella seconda metà degli anni 1990 per la trasformazione del mercato comune in mercato unificato europeo. Esso viene definito come un'unità amministrativa all'interno della quale la remunerazione e l'allocazione del lavoro sono determinate da un insieme di regole amministrative. Il mercato interno, perciò, è il sistema di competizione tra candidati interni per le posizioni offerte nel sistema, regolato da un meccanismo di prezzi negoziati solo debolmente collegato al sistema esterno.
I vantaggi del mercato interno del lavoro sono ad esempio la riduzione dei costi di selezione e di inserimento oppure anche il mantenimento ed il rafforzamento della cultura interna all'organizzazione.
La misura delle prestazioni (performance measurement) si riferisce ad una prestazione che genera valore e perciò obiettivi di risultato e rendimento, stante la valutazione personale e in una determinata organizzazione lavorativa, con specifica attenzione ad alcuni aspetti come l'idoneità, l'efficienza e la produttività.
La performance viene utilizzata in vari Stati del mondo in special modo negli enti ed organizzaioni private, in particolare viene misurata in base alla valutazione del personale e delle risorse umane, all'investimento in capitale sociale, delle capacità gestionali e produttive di ogni singolo lavoratore.
Nel settore pubblico italiano è stata introdotta dalla riforma Brunetta con l'emanazione del d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, al fine di ottimizzare la produttività e di rendere efficaci e trasparenti la pubblica amministrazione italiana, con l'introduzione di nuovi concetti come quello di "amministrazione trasparente".
La performance prende in visione 3 livelli (M. Gianecchini)[1]:
La valutazione è orientata ad analizzare il contributo fornito dall'individuo nel raggiungere gli obiettivi dell'organizzazione. Quindi si cerca di misurare la capacità e competenze dell'individuo in funzione della premialità.[2]
Valutazione dei comportamenti:
La retribuzione ha l'obiettivo di attirare, trattenere e motivare i lavoratori con le caratteristiche idonee a perseguire gli obiettivi aziendali (M. Gianecchini). La premialità in funzione alla performance può avvenire o, a seconda del compenso economico oppure attraverso l'avanzamento di carriera.
I sistemi organizzativi riguardano la strutturazione e lo svolgimernto di carriera all'interno di una organizzazione lavorativa. I principali percorsi possono essere ricondotti a quattro modelli:
Per quanto riguarda le differenze di genere, la carriera è uno dei temi attualmente studiati dai sociologi, in quanto pur essendo stati ampliati i diritti sulle pari opportunità, rimangono ancora differenze evidenti tra uomini e donne in ambito lavorativo (ad es. la differenza salariale o la possibilità di accedere a determinate occupazioni lavorative). Le donne, dividendo il loro tempo tra lavoro per un guadagno e lavoro di cura della propria famiglia, difficilmente riescono a “fare” carriera e quindi ad ottenere prestigiose promozioni fino ad arrivare a posizioni di rilievo all'interno di un'organizzazione: anche nelle occupazioni che vengono ritenute più femminili, vi sono poche “donne in carriera”, specie nelle posizioni di comando. La percentuale di donne con ruolo di amministratore delegato nel 2013 nell'Unione Europea è di 2,8 %.
In ambito politico ed economico la quota femminile è molto bassa e nel settore scientifico ed ingegneristico le donne sono poco più di un terzo. La teoria dei tornei - espressione utilizzata per determinare la dimensione dell'aumento salariale che deve essere associato ad una particolare promozione - spiega queste differenze riguardanti la carriera scolastica e quella professionale: la contrapposizione tra maschi e femmine infatti risulta non essere simmetrica durante i diversi stadi della vita professionale. Durante il periodo scolastico sono le donne a prevalere con ottimi curricula scolastici ottenendo ottimi voti e risultati in quanto il costo-opportunità riguardo al loro impegno è minore a causa del differenziale salariale di genere[non chiaro], mentre gli uomini in questo periodo risultano svantaggiati. Nel mondo del lavoro, invece, sono gli uomini a risultare avvantaggiati e a riuscire più facilmente a “fare carriera” in quanto su di loro non gravano gli impegni domestici e di cura che rendono il costo opportunità dell'impegno del lavoro femminile maggiore degli uomini.
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