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Carlo Zecchini | ||||||||||||||||||||||||||||
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Ruolo | Attaccante | |||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||
Carlo Zecchini (Sesto San Giovanni, 28 ottobre 1939 – Grosseto, 20 agosto 2003) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Dopo la sua morte gli sono stati intitolati lo stadio di Grosseto[4] e una via della città.[5][6]
Ha esordito nella Pro Sesto, squadra della sua città natale.[7]
Nel 1960 è passato al Grosseto, con cui ha vinto la Serie D (con 19 gol in 33 presenze)[8] e ha poi giocato fino al 1962 in Serie C. Nella stagione 1962-1963 è passato in Serie B al Bari, che dopo non averlo mai utilizzato in partite ufficiali a stagione in corso l'ha ceduto alla Rosignano Solvay. Nel 1964 è tornato al Grosseto dove ha giocato fra Serie C e Serie D fino al 1972, per un totale di 273 presenze e 107 gol in campionato (115 totali) con la squadra biancorossa, di cui detiene il record di presenze ed è il secondo miglior marcatore di tutti i tempi dietro a Fabrizio Bartolini.[9] È stato uno dei primi calciatori del Grosseto a vestire la maglia della Nazionale di Serie C.[10]
Nel 1972 si è trasferito al Piombino, ed in seguito ha chiuso la carriera nelle serie minori con le maglie di Follonica e Castiglionese.[9]
Dopo il ritiro è rimasto a vivere a Grosseto, dove è stato proprietario di un'edicola nel quartiere Gorarella.[10][11]
È morto il 20 agosto 2003 a causa di un tumore, ed è sepolto nel cimitero di Sterpeto.[11]