Nel mondo di oggi, Calvana (torrente) è un argomento di grande rilevanza e interesse per molte persone. Che sia per il suo impatto sulla società, per la sua rilevanza sul posto di lavoro o per la sua influenza sulla cultura popolare, Calvana (torrente) ha catturato l'attenzione di individui di ogni età e provenienza. Nel corso della storia, Calvana (torrente) ha svolto un ruolo cruciale nell'evoluzione dell'umanità e il suo studio e la sua ricerca continuano ad essere una priorità per accademici, scienziati e professionisti in vari campi. In questo articolo esploreremo in modo approfondito l'impatto e l'importanza di Calvana (torrente), nonché le implicazioni che ha sulla nostra vita quotidiana.
Calvana | |
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Stato | ![]() |
Regioni | ![]() |
Province | ![]() |
Comuni | ![]() ![]() |
Lunghezza | 18 km[1] |
Portata media | 0,5 m³/s[2] |
Bacino idrografico | 75 km²[1] |
Altitudine sorgente | 396 m s.l.m. |
Altitudine foce | 196 m s.l.m. |
Nasce | Monte Peglia sezione nord |
Affluenti | Faena (fosso), Fosso di Rotecastello, Fosso dell'Angarotta, Fosso di Civitella. |
Sfocia | Nestore presso Marsciano 42°32′42.36″N 12°11′29.04″E |
Il Calvana (pr. Càlvana, in dialetto detto Faèna) è un torrente dell'Umbria, che scorre nei comuni di San Venanzo e Marsciano; e, rispettivamente nelle province di Terni e Perugia. Con una lunghezza di 18 km e un bacino idrografico di 75 km² è, dopo il torrente Fersinone, il maggior affluente in destra idrografica del fiume Nestore. Il quarto per importanza dopo quest'ultimo, il torrente Caina ed il torrente Genna.
Il toponimo Calvana non ha origini certe, ma si suppone che il nome provenga da calvo, ovvero da qualcosa di spoglio, nudo. Ciò si suppone vedendo il letto del torrente, ricco di ciottoli ben modellati e tondeggianti.
Nasce nella sezione nord-orientale del Monte Peglia, nel comune di San Venanzo, e dopo averlo attraversato sfocia nei pressi di Marsciano. Scende dalle alture lambendo, a valle, la stessa San Venanzo, e si dirige verso il borgo medioevale di Rotecastello. Qualche chilometro dopo segna il confine tra i due comuni, e di conseguenza tra le province. Dopo aver superato la località di Vesca bagna, ai piedi di Civitella dei Conti, la Valnestore. Dopo circa 2 chilometri termina nel Nestore. La foce del torrente delimita il confine tra le province di Perugia e Terni e tra i comuni di Marsciano e San Venanzo. Tra gli affluenti del Nestore è secondo in destra per importanza dopo il Fersinone e quarto per bacino idrografico e portata alla foce, preceduto anche dal Caina e dal Genna. Giudicato di qualità "ottima" dall'ARPA Umbria, per la limpidezza delle sue acque.
Furono rinvenuti lungo il suo corso resti etruschi presso Rotecastello. In epoche molto remote i torrenti Calvana e Fersinone si univano ai piedi di Civitella dei Conti (comune di San Venanzo) e formavano un unico grande torrente, che andava a sfociare dove oggi il Calvana si getta nel Nestore, ma con l'accumulo di detriti, violente esondazioni, e probabilmente con un grande alluvione i torrenti si sono separati. (XV secolo circa). Lungo il torrente passava l'antica Via Orvietana e il Corridoio Bizantino, che deviava verso il Fersinone, per continuare poi, risalendo il Nestore, verso Perugia. Il torrente fino agli anni '60 del Novecento è stato fulcro vitale delle genti che vivevano nelle sue vicinanze. Infatti scorre in un ambiente ricco di selvaggina, pesci (tra cui lasche e lattarina) e numerose specie vegetali commestibili, tra cui si ricordano il ginepro e il rovo.
Il Calvana non conta l'apporto di tributari di rilievo, eccetto il Fàena, (omonimo del Faena, che scorre tra Fratta Todina e Monte Castello di Vibio) un piccolo torrente di alta collina che scorre per cinque chilometri tra San Venanzo e Rotecastello. Altri piccoli corsi d'acqua che convergono nel Calvana sono il fosso di Rotecastello, che scorre per circa due chilometri, il fosso dell'Angarotta, di acqua sorgiva, lungo anch'esso un paio di chilometri e il fosso di Civitella, che scorre per circa un chilometro a valle dell'omonima località.
Dal 1866 (anno di annessione dell'Umbria al Regno d'Italia) a oggi ci sono tre piene importanti da segnalare:
La portata del torrente Calvana è strettamente torrentizia. In inverno, grazie alle abbondanti precipitazioni autunnali il Calvana è capace di una portata media di 2,3 m³/s. Invece in estate è a secco. La portata media è di circa 500 litri al secondo (0,5 m³/s).
La fauna ittica presente nel torrente è la seguente (in corsivo le specie quasi assenti):