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Tornato in Inghilterra, iniziò la carriera teatrale nel 1895. Il suo primo ruolo importante fu ne Il prigioniero di Zenda, a Londra, nel 1896. Fece il suo debutto a Broadway nel Pigmalione di George Bernard Shaw, nel ruolo di Henry Higgins.
Apparve in alcuni film dell'inizio della cinematografia inglese, in particolare quelli prodotti dalla Minerva Films, la casa di produzione cinematografica fondata da Leslie Howard e Adrian Brunel (The Bump, soggetto e sceneggiatura di A.A. Milne, 1920)[3].
A Hollywood, Aubrey Smith ebbe una fortunata carriera come caratterista, soprattutto nei ruoli del militare e del gentiluomo inglese. Divenne una sorta di leader della colonia nota come Hollywood Raj[4], un gruppo di attori inglesi che si imposero nel cinema statunitense degli anni trenta, tra i quali David Niven, Ronald Colman, Rex Harrison, Robert Coote, Nigel Bruce, Leslie Howard e Patric Knowles. Fu anche animatore dell'Hollywood Cricket Club.
Smith morì di polmonite a Beverly Hills nel 1948, all'età di 86 anni. Riposa nel cimitero di San Leonardo di Hove, nell'East Sussex.
Gli invincibili (Unconquered), regia di Cecil B. DeMille (1947)
Piccole donne (Little Women), regia di Mervyn LeRoy (1949)
Doppiatori italiani
Olinto Cristina in La gloria del mattino, I lancieri del Bengala[5], Il prigioniero di Zenda, Le quattro piume, Rebecca - La prima moglie, Il dottor Jekyll e Mr. Hyde, Gli invincibili, Piccole donne e nei ridoppiaggi di Tarzan l'uomo scimmia, Cleopatra, Giulietta e Romeo, Il giardino di Allah, I Lloyds di Londra
Aldo Silvani in Il ponte di Waterloo, Il carnevale della vita, Le bianche scogliere di Dover, Fra le tue braccia
^Who Was Who in the Theatre: 1912–1976 vol. 4, Q-Z, p. 2208; compiled from editions originally published annually by John Parker, this 1976 version by Gale Research.
^Adrian Brunel: Nice work: the story of thirty years in British film production. London, Forbes Robertson, 1949
^Sheridan Morley: The Brits in Hollywood: Tales from the Hollywood Raj (UK: Weidenfeld & Nicolson, 1983) ISBN 0-297-78289-4, pubblicato anche come Tales From The Hollywood Raj: The British, the Movies, and Tinseltown (New York: Viking, 1983), ISBN 0-670-69162-3