Nell'articolo di oggi approfondiremo l'affascinante mondo di Bene di consumo. Qualunque sia il tuo interesse o preoccupazione, siamo sicuri che troverai informazioni pertinenti e utili che ti aiuteranno a comprendere meglio questo argomento. Dalle sue origini alla sua evoluzione oggi, approfondiremo gli aspetti chiave che ti permetteranno di acquisire una conoscenza più approfondita di Bene di consumo. Indipendentemente dal fatto che tu sia un esperto del settore o che tu abbia appena iniziato ad esplorare questo argomento, questo articolo mira a fornire una visione completa e arricchente che ti consenta di ampliare i tuoi orizzonti e arricchire la tua prospettiva su Bene di consumo. Preparati a intraprendere un viaggio di scoperta e apprendimento che ti sorprenderà piacevolmente!
Il bene di consumo, chiamato anche bene diretto, è quel tipo di bene che produce un’utilità diretta per il consumatore finale. Oltre ai beni di consumo esistono anche i beni strumentali: questi si distinguono dai beni diretti perché vengono impiegati per produrre altri beni economici.[1]
Un bene di consumo è un prodotto acquistato per il consumo dal consumatore medio. Chiamati in alternativa beni finali, i beni di consumo sono il risultato finale della produzione e della lavorazione e sono ciò che un consumatore vedrà stoccato sugli scaffali di un negozio. Abbigliamento, cibo e gioielli sono tutti esempi di beni di consumo. Le materie prime o di base, come il rame, non sono considerate beni di consumo perché devono essere trasformate in prodotti utilizzabili.
La definizione di beni di consumo viene per la prima volta introdotta nel Codice di Consumo, entrato in vigore il 23 ottobre 2005. Questa normativa, presente nel Decreto legislativo 6 settembre 2005, viene introdotta per tutelare il consumatore e garantirgli una serie di diritti. Secondo il comma 2 dell’articolo 128 del Codice del Consumo, è considerabile un bene di consumo qualsiasi tipo di bene mobile, che sia assemblato o ancora da assemblare; sono esclusi acqua e gas (qualora non fossero confezionati), energia elettrica e tutti i beni di vendita forzata (legati al pignoramento). Dal momento che vengono acquistati, il consumatore può utilizzarli nell’immediato, senza alcun bisogno di trasformazione. Di conseguenza, questi beni sono anche chiamati beni diretti, vista la loro natura di utilizzo immediato e senza intermediari.[2][3]
Dopo aver raggiunto un numero record nel 2017, si prevede che il commercio mondiale di beni di consumo continuerà a crescere nei prossimi tre anni. Le nuove previsioni sui flussi di commercio estero formulate da StudiaBo, a partire dal recente World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, e disponibili nel Data Warehouse Previsioni, evidenziano lo slancio di crescita che si estende a tutte le principali industrie di beni di consumo,
In particolare:
I beni di consumo si dividono in:
I beni strumentali sono suddivisi in:
I più importanti esempi di beni di consumo sono il cibo, i vestiti, gli elettrodomestici, ecc. I beni di consumo sono una parte fondamentale della società contemporanea, poiché l’intero sistema economico è di tipo capitalistico.
L'andamento dei prezzi dei beni di consumo è utilizzato come indice dell’ l’inflazione nei Paesi industrializzati, ovvero il cambiamento del carovita.[5]
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh88006884 · GND (DE) 4032259-2 · J9U (EN, HE) 987007536694405171 |
---|