L'argomento BRDC International Trophy 1975 ha catturato l'attenzione di molte persone negli ultimi tempi. Dal suo impatto sulla società alle implicazioni sulla vita quotidiana, BRDC International Trophy 1975 ha suscitato un diffuso interesse in vari campi. Mentre continuiamo a esplorare e comprendere meglio BRDC International Trophy 1975, sorgono nuove prospettive e domande che ci invitano a riflettere sulla sua importanza e rilevanza. In questo articolo approfondiremo i diversi aspetti di BRDC International Trophy 1975, esaminando la sua influenza in diverse aree e discutendone il significato nel contesto attuale.
![]() | |||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gara non valida per il Campionato mondiale di Formula 1 1975 | |||||||||||||
![]() | |||||||||||||
Data | 13 aprile 1975 | ||||||||||||
Nome ufficiale | XXVII Daily Express BRDC International Trophy | ||||||||||||
Luogo | Circuito di Silverstone | ||||||||||||
Percorso | 4,719 km / 2,935 US mi | ||||||||||||
Distanza | 40 giri, 188,760 km/ 117,41 US mi | ||||||||||||
Risultati | |||||||||||||
|
Il BRDC International Trophy 1975 (XXVII Daily Express BRDC International Trophy) è stata una gara di Formula 1, non valida per il campionato del mondo, che è stata disputata il 13 aprile 1975 sul Circuito di Silverstone, nel Regno Unito.
La gara venne vinta da Niki Lauda su Ferrari; questa rappresentò la prima gara di F1 non valida per il mondiale, vinta dall'austriaco. Essa fu anche la prima vittoria assoluta della Ferrari 312 T.
A differenza della Race of Champions, corsa circa un mese prima, sempre nel Regno Unito, alla gara parteciparono solo vetture di F1, anche a seguito delle polemiche che i piloti della massima formula alimentarono in merito ai problemi di sicurezza che potevano sorgere dal far correre nella stessa gara vetture di categorie diverse.
Essa rappresentò l'ultima edizione di una gara di F1 svolta sul tracciato ancora privo di chicane. Vennero inaugurati, per l'occasione, i nuovi box del circuito, alla presenza del Principe Filippo.[2]
Solo la Lotus iscrisse due vetture: una affidata a Peterson, l'altra all'esordiente inglese Jim Crawford, al posto del titolare Jacky Ickx. Si rividero la Scuderia Ferrari, con Niki Lauda, la Brabham (con Carlos Reutemann), la Copersucar con Wilson Fittipaldi e l'Hesketh con James Hunt. Su un'Hesketh dell'Harry Stiller Racing fece il suo esordio Alan Jones. Confermata Lella Lombardi alla March, la Williams iscrisse solo Arturo Merzario, la Tyrrell solo Patrick Depailler, mentre Graham Hill prese il posto di Rolf Stommelen nella scuderia di sua proprietà.
I seguenti piloti e costruttori vennero iscritti alla gara:[3]
Il primo giorno di prove il tempo migliore venne ottenuto da Niki Lauda su Ferrari in 1'17"4, migliorando così, di quasi due secondi, il tempo ottenuto da Ronnie Peterson due anni prima. Lauda precedette proprio Peterson, poi Emerson Fittipaldi, James Hunt e Patrick Depailler. Le prove furono caratterizzata da incidenti sia a Jim Crawford che a Wilson Fittipaldi, senza conseguenze per i due piloti.[2]
Nella seconda giornata di prove James Hunt conquistò la pole con 1'17"3, mentre Lauda fu penalizzato da un problema di sovrasterzo all'avantreno dovuto al diverso diametro degli pneumatici. L'inglese aveva ottenuto la migliore prestazione anche nell'edizione del 1974.[4]
Nella sessione di qualifica[5] si è avuta questa situazione:
Dopo Jim Crawford, costretto a dare forfait per l'incidente delle prove, anche Arturo Merzario e Ronnie Peterson non presero parte alla gara per dei problemi al motore scontati nel giro di formazione.
Al via il poleman James Hunt mantiene la testa, davanti a Niki Lauda, Emerson Fittipaldi, Patrick Depailler, John Watson e Mario Andretti; lo statunitense, già nel corso del primo giro, supera il nordirlandese della Surtees. Andretti pochi giri dopo riuscirà a passare anche Depailler.
Hunt comandò la gara fin oltre la metà, poi, una rottura del propulsore, dopo 26 giri, lo costrinse al ritiro. Lauda si trovò così a comandare la gara, seguito da vicino da Fittipaldi. Il resto del plotone risultava alquanto distante.
Nel finale Emerson Fittipaldi tentò di passare Lauda, sfruttando la migliore velocità in curva della sua monoposto. Proprio nell'ultima tornata il brasiliano riuscì ad affiancare la Ferrari dell'austriaco alla Woodcote, ma Lauda fu capace di precedere sul traguardo la Mclaren per solo un decimo. Mario Andretti chiuse terzo, davanti a Watson, Depailler, e Mark Donohue. Questa rappresentò l'ultima gara di F1, anche se non titolata, per Graham Hill.[6]
I risultati del gran premio sono i seguenti:[7]