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Armillaria | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Marasmiaceae |
Genere | Armillaria |
Genere Armillaria (Fr.) Staude, Die Schwämme Mitteldeutschlands xxviii, 130 (1857).
Il genere Armillaria fu creato nel secolo scorso e includeva specie di funghi lamellati leucosporei provvisti di "armilla", anello molto vistoso e persistente, svasato e libero verso l'altro (residuo del velo parziale). Tali specie erano tuttavia disomogenee e pertanto furono tutte collocate in altri generi più rispondenti alle loro caratteristiche, con l'eccezione dell'Armillaria mellea, per la quale fu creato il nuovo genere Armillariella. Alcuni autori, tuttavia, preferiscono lasciare l'A. mellea nel genere Armillaria insieme all'Armillaria tabescens, che differisce dalla prima solo per l'assenza dell'anello.
Il genere include specie lignicole parassite e saprofite, con cappello asciutto, ricoperto di scaglie, lamelle da bianco a rosa, leggermente decorrenti, gambo con anello, sporata bianca o color crema, spore non amiloidi, ellissoidali, lisce, prive di poro germinativo.
La specie tipo del genere è l'Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm. (1871).
Altre specie appartenenti al genere sono:
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Quasi sempre ottima, con cautela (tutte le specie sono tossiche o velenose da crude)
A. mellea ha rivelato una certa tossicità anche dopo cottura se precedentemente sottoposta a congelamento.
Il nome deriva sal latino armilla, braccialetto, armillaria, attinente ai braccialetti, per via del suo anello.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007294809605171 |
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