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La ballatarock,[1] scritta dallo stesso Corsi assieme a Tommaso Ottomano, che ne ha curato la produzione con Antonio Cupertino,[11][12] si sviluppa come una riflessione sulle aspettative personali e sociali riguardo all'immagine di sé, rispetto al bullismo.[13][14] In un'intervista concessa in occasione del Festival di Sanremo 2025, Corsi ha descritto il significato del suo brano, affermando:[15]
«Parla del fatto che questo mondo ci vorrebbe infallibili, solidi come pietre e perfetti come fiori, senza dirci che i fiori sono appesi a un filo. E poi anche del fatto che, spesso, è facile anche non divenire ciò che si sognava. Sono poche le persone che possono dire di essere diventate ciò che sognavano da piccoli o ciò che il mondo vorrebbe farci essere. Poi, magari, a volte non è nemmeno la via giusta. Ci capita di sognare cose che, alla fine, non sono così tanto meglio di ciò che siamo. Se la mia canzone fosse un'immagine, sarebbe un albero di quelli che sali da bambino, oppure una fionda.»
Alla fine della kermesse, il cantautore si è aggiudicato il Premio della Critica "Mia Martini",[7] concludendo quindi al secondo posto, dietro a Balorda nostalgia di Olly.[8] In seguito alla rinuncia di quest'ultimo per rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest 2025, la Rai, tramite una selezione interna basata sull'ordine di classifica della kermesse, ha selezionato Corsi come rappresentante nazionale per la manifestazione europea.[9][10]
Andrea Laffranchi del Corriere della Sera scrive che la canzone presenta la «delicatezza di Ivan Graziani e il piglio del glam rock», associando il racconto del testo a una fiaba.[26] Gianni Sibilla di Rockol afferma che la canzone «nell'essenza è un'altra ballata, ma con un arrangiamento che tra archi e chitarre ha un sapore anni '70 quasi alla Elton John» il cui testo «gioca con gli stereotipi del machismo».[27] Alvise Salerno di All Music Italia scrive che sebbene il brano non rappresenti a pieno il percorso cantautorale di Corsi, esso si apre al grande pubblico grazie alla «semplicità melodica e immediatezza vocale oltre che testuale».[28]
Filippo Ferrari di Rolling Stone Italia riporta che la canzone sia tra le produzioni migliori della carriera del cantautore, trovando il testo «pieni di immagini che fanno ragionare sulla vita e su che casino sia diventare adulti».[29] Roberta Marchetti di Today afferma che il brano sia «introspettivo ma leggero» impostato su di una «una melodia fresca, che invita ad abbracciare le proprie fragilità».[30]