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La villa di delizia fu un genere architettonico particolarmente diffuso fra i nobili a partire dal XVI secolo[1]. Si trattava di una residenza posta al di fuori della città, in cui ci si ritirava nei periodi di villeggiatura[2].
La definizione è quella assegnata nel XVIII secolo da Marc'Antonio Dal Re alla propria collezione di incisioni ritraenti diverse ville suburbane milanesi[3]. Elemento imprescindibile di ciascuna villa era quello del proprio giardino[4]. Tale tipologia si sviluppò in particolar modo lungo il percorso dei due navigli, il Naviglio Grande e il Naviglio della Martesana e verso la Brianza.