L'argomento Tvaṣṭṛ è stato oggetto di interesse e dibattito nel corso della storia. Da tempo immemorabile, Tvaṣṭṛ occupa un posto di rilievo nella nostra vita, influenzando il modo in cui pensiamo, agiamo e sentiamo. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Tvaṣṭṛ e il suo impatto su diversi aspetti della società. Dalla sua origine alla sua evoluzione moderna, Tvaṣṭṛ ha lasciato un segno indelebile nell'umanità e, attraverso questa analisi, cercheremo di comprenderne meglio l'importanza e la rilevanza nel mondo di oggi.
Tvaṣṭṛ (devanagari: त्वष्टृ, IAST: Tvaṣṭṛ, traslitterato anche come Tvashtri, Tvashtar o Tvastar) è il dio vedico degli artigiani e degli architetti. È anche indicato come l'architetto dell'Universo, ovvero colui che presiede alla creazione. Nel Viṣṇupurāṇa è contato tra gli Aditya, le divinità solari figlie di Kaśyapa e Aditi.[1]
È in genere identificato con la divinità successiva chiamata Viśvakarmā.[2]
Tvaṣṭṛ, nella sua qualità di artigiano divino, creò molti strumenti, tra cui il fulmine di Indra, l'ascia di Brhaspati e una coppa per cibi e bevande divini. Si dice che sia il creatore di forme e l'artefice degli esseri viventi. È anche considerato un padre universale e un antenato degli umani attraverso sua figlia Saranyū, sposa di Sūrya e madre del primo uomo, Manu.[3][4] La sua sposa è Virochanā, figlia di Prahlada, ed è il padre di Saranyū e Viśvarūpa e in alcune versioni anche di Bṛhaspati e di Indra.[3][5][4] Brandisce un'ascia di metallo, e cavalca un carro trainato da due cavalle.[3]
Nella mitologia Tvaṣṭṛ è spesso in conflitto con Indra. Nel Taittiriya Samhita e nel Brahmana, Viśvarūpa viene ucciso da Indra, e quindi Tvaṣṭṛ non permette a Indra di partecipare al suo sacrificio. Indra, invece, ruba e beve la bevanda sacra soma grazie alla sua forza.[3][5] Per vendicarsi dell'omicidio di suo figlio Viśvarūpa, Tvashtr crea il demone chiamato Vritra. Tuttavia Tvaṣṭṛ fa un errore di pronuncia nel suo incantesimo, il che consente a Indra di sconfiggere Vritra.[6]
Nel Manāva Purana, Tvaṣṭṛ rinasce come figlio di Arjuna, Babruvahana.