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Tsukemen | |
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Luogo d'origine | ![]() |
Dettagli | |
Categoria | piatto unico |
Lo tsukemen (つけ麺?)[1] è un piatto di ramen tipico della cucina giapponese. Consiste in noodle che vengono mangiati dopo che sono stati inzuppati in una ciotola di zuppa o di brodo.[2][3] Il piatto fu inventato nel 1961 da Kazuo Yamagishi, un ristoratore di Tokyo, e diventò un piatto molto popolare nella città e in tutto il Giappone. Negli Stati Uniti, lo tsukemen è popolare a Los Angeles,[4] ma è ancora relativamente poco conosciuto nelle altre città.[5]
Come tipi di noodle che vengono inzuppati si usano la soba o l'udon.[2][6][7] Tipicamente, i noodle vengono serviti freddi, mentre la zuppa, che serve per inumidire e insaporire la pasta, è calda.[2][3] Talvolta la pasta è a temperatura ambiente.[4] Il piatto con la pasta viene solitamente guarnito con altri ingredienti,[4] come le alghe nori, il chashu (maiale a fette), la menma (germogli di bambù fermentati), il tamago e le uova sode.[4][8]
La zuppa serve come intingolo, e di solito ha un sapore più intenso rispetto al brodo del ramen classico.[2][4] Come zuppa può essere utilizzato il dashi.[2] Alcuni ristoranti aggiungono acqua calda per diluire la zuppa al termine del pasto, rendendo il sapore meno forte e più gradevole.[2][9]
Lo tsukemen fu inventato nel 1961 da Kazuo Yamagishi (1935–2015), proprietario del ristorante Taishoken, noto ristorante di ramen a Tokyo, in Giappone.[2][10][11] Nel 1961, Yamagishi aggiunse questo piatto al menu con il nome di "morisoba speciale", che consisteva di "soba fredda con zuppa per inzupparla."[10] Al tempo, costava 40 yen, e divenne molto popolare ai ristoranti Taishoken.[10][12] Al 2015, in Giappone esistevano più di 100 ristoranti Taishoken.[10]
Negli ultimi anni (dal 2000), lo tsukemen è diventato un piatto molto popolare in Giappone,[7] ed esistono molti ristoranti che cucinano esclusivamente questo piatto.[1][2][13][14]