Trasformazione isotermobarica

In questo articolo verrà affrontato il tema Trasformazione isotermobarica da diverse prospettive, con l’obiettivo di analizzarne l’importanza e la rilevanza oggi. Esploreremo le varie implicazioni che Trasformazione isotermobarica ha sulla nostra società, nonché il suo impatto sulla vita quotidiana delle persone. Inoltre, verranno presentati diversi punti di vista di esperti e professionisti del settore, in modo da arricchire il dibattito e offrire una visione più completa e obiettiva su Trasformazione isotermobarica. Allo stesso modo, verranno esaminati esempi concreti per illustrare l'influenza di Trasformazione isotermobarica in diversi ambiti e verranno proposte possibili soluzioni o raccomandazioni per gestire adeguatamente le sfide che Trasformazione isotermobarica pone attualmente. In definitiva, questo articolo si propone di approfondire la conoscenza di Trasformazione isotermobarica e incoraggiare un dibattito costruttivo sulla sua importanza e sulle ripercussioni sulla nostra società.

In termodinamica una trasformazione isotermobarica è una trasformazione termodinamica dello stato di un sistema fisico durante la quale la pressione e la temperatura rimangono costanti.

Descrizione

Per esempio tale trasformazione è presente nel ciclo di Rankine (caratteristico delle macchine a vapore usate per la produzione di energia elettrica) nelle trasformazioni e : in 2'-3 il sistema assorbe dalla sorgente calda la potenza termica Qc, mentre nella trasformazione 4-1 si torna alle condizioni iniziali di liquido saturo cedendo alla sorgente fredda (in genere l'ambiente esterno) la potenza termica Qf. Le trasformazioni nel ciclo di Rankine 4-3 e 1-2 possono invece considerarsi adiabatiche. La disuguaglianza di Clausius impone che:

dove è il calore scambiato dal sistema e la temperatura a cui viene scambiato (quella del laboratorio ad esempio). L'equazione precedente si può riscrivere in una isobara e in assenza di altre forme di accumulo di energia o lavoro come:

Se la trasformazione è isoterma si può portare la temperatura nel differenziale:

quindi si ha che l'energia di Gibbs non aumenta:

Questo risultato è notevolmente impiegato anche nello studio delle reazioni chimiche in ambiente, nella forma integrale: , dove per i reagenti viene sommata l'opposto dell'energia libera. Riassumendo, questa relazione indica che nelle trasformazioni a temperatura e pressione costanti l'energia libera di Gibbs diminuisce per un processo spontaneo (differenziale negativo) mentre è ad un valore minimo (differenziale nullo) per un processo reversibile, cioè in condizioni di equilibrio. Questo criterio è molto importante, in quanto di solito le trasformazioni nell'ambiente naturale ed in laboratorio avvengono a temperatura e pressione costante (piuttosto che a volume costante): è per questo che la funzione di Gibbs è più utilizzata rispetto a quella di Helmholtz. L'equazione di Gibbs-Helmholtz esprime la dipendenza dell'energia libera dalla temperatura.

Due grafici che mostrano qualitativamente la variazione di energia libera e la spontaneità di una reazione. Nel caso a) siamo in presenza di una reazione esotermica disordinante mentre nel caso b) la reazione è endotermica ordinante. La variazione di entalpia e la variazione di entropia sono state considerate indipendenti dalla temperatura. Nel punto la reazione è in equilibrio ().

In chimica un fenomeno come l'osmosi è un esempio di processo spontaneo () mentre l'elettrolisi richiede il compimento di un lavoro elettrico perché implica reazioni non spontanee (). Una reazione che raggiunge l'equilibrio possiede : una pila si scarica quando la reazione chimica che sfrutta per produrre energia elettrica raggiunge l'equilibrio.
È interessante notare come l'energia libera di Gibbs sia un indice della spontaneità di una reazione chimica. Vi sono infatti 3 casi:[1]

  • ΔG = 0: la reazione è già avvenuta ed il sistema è all'equilibrio.
  • ΔG < 0: la reazione avviene spontaneamente ed è irreversibile.
  • ΔG > 0: la reazione avviene spontaneamente nel senso opposto.

Chiedere che una reazione chimica spontanea implichi un aumento dell'energia libera di Gibbs è come chiedere che un corpo aumenti spontaneamente la sua energia potenziale in un campo gravitazionale.

Normalmente viene utilizzata l'energia libera molare standard di formazione, simbolo , relativa agli stati standard dei reagenti e dei prodotti

Si definisce stato standard di una sostanza lo stato di aggregazione più stabile alla pressione unitaria nella scala prescelta (ad esempio: 1 bar, 1 pascal, 1 torr,1 mmHg, 1 atm) e alla temperatura che si sta considerando. L'energia libera degli elementi nei loro stati standard assume valore uguale a zero. Qualora non fosse noto il di una reazione, conoscendo il di opportune reazioni è possibile calcolare la differenza di energia libera molare standard di formazione combinando, tramite artificio matematico, queste reazioni (legge di Hess). Ciò è lecito, visto che il è una funzione di stato.

Note

  1. ^ Silvestroni, p. 142.