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Then an Alley | |
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Lingua originale | inglese |
Stato | Italia |
Anno | 1967 |
Genere | Opera rock |
Regia | Tito Schipa Jr. |
Soggetto | Julian Chapman |
Sceneggiatura | Mario Fales |
Musiche | The Pipers |
Personaggi e attori | |
Then an Alley ("E poi una strada", in inglese) è un'opera beat ideata e realizzata da Tito Schipa Jr. che debuttò al Piper Club di Roma il 17 maggio 1967, dove l'autore lavorava all'epoca come presentatore. È considerata il primo esperimento al mondo di opera rock[senza fonte].
L'opera fu realizzata usando 18 temi musicali di Bob Dylan uniti tra loro dallo stesso Schipa in una sequenza che alternava arie e recitativi. Il libretto, scritto in inglese, fu creato da Mario Fales, su un'idea di Julian Chapman, e arrangiato dal complesso dei The Pipers.[1] Vennero ingaggiati gli attori Billy Anastasi, Penny Brown e Simon Catlin.[2]
I clamori del successo, che in seguito gli permisero di collaborare con Gian Carlo Menotti e Giorgio De Lullo, giunsero ai manager di Bob Dylan che gli intimarono di smettere con le rappresentazioni. Tito Schipa Jr. dovette quindi rinunciare a proseguire e si impegnò a scrivere musiche originali per una nuova opera rock, riutilizzando molti spunti presenti in Then an Alley.[1]
Il risultato fu l'Orfeo 9 rappresentato nel 1970 al Teatro Sistina di Roma.
Tra i coristi figurava un giovanissimo Giuliano Ferrara.