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Testimone a rischio | |
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Titolo originale | Testimone a rischio |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1997 |
Durata | 95 min |
Genere | drammatico |
Regia | Pasquale Pozzessere |
Soggetto | Giacomo e Furio Scarpelli (dal libro di Pietro Calderoni) |
Sceneggiatura | Pietro Calderoni, Giacomo e Furio Scarpelli, Pasquale Pozzessere |
Produttore | Pietro Valsecchi, Luca Formenton |
Produttore esecutivo | Camilla Nesbitt |
Casa di produzione | Taodue Film, Istituto Luce, Mediaset |
Distribuzione in italiano | Medusa Film |
Fotografia | Luca Bigazzi |
Montaggio | Carlo Valerio |
Musiche | Franco Piersanti |
Scenografia | Francesco Frigeri |
Interpreti e personaggi | |
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Testimone a rischio è un film drammatico del 1997 diretto da Pasquale Pozzessere, che narra la vicenda di Piero Nava, interpretato da un premiato Fabrizio Bentivoglio, testimone oculare dell'omicidio del giudice Rosario Livatino.[1]
Nava, un rappresentante di sistemi di sicurezza, rese subito testimonianza alla polizia di quanto visto il 21 settembre 1990 sulla superstrada Canicattì-Agrigento.[1] All'epoca non esisteva ancora in Italia la disciplina di programmi di protezione per i testimoni a rischio. Il film si incentra su come la vita di un onesto cittadino si trasformi completamente, in seguito al fatto, in un assurdo destino di isolamento anche e soprattutto in ragione della debole protezione offerta dallo Stato.
L'autore della sceneggiatura Pietro Calderoni era stato anche l'autore del libro L'avventura di un uomo tranquillo a cui il film è ispirato.[1]