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Terremoto della Valtiberina del 1917 | |
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Data | 26 aprile 1917 |
Ora | 09:35:59 (CEST) |
Magnitudo momento | 5.9[1] |
Distretto sismico | Valtiberina |
Epicentro | Monterchi 43°28′04.8″N 12°07′44.4″E |
Stati colpiti | ![]() |
Intensità Mercalli | IX-X |
Vittime | 20 |
Posizione dell'epicentro
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Il terremoto della Valtiberina del 1917 è stato un evento sismico verificatosi nel 1917 nell'alta valle del Tevere, al confine tra Toscana e Umbria.
La sequenza sismica cominciò all'alba del 26 aprile 1917;[2] la scossa principale avvenne alle 09:36 (le 10:36 dell'ora solare) e fece registrare una magnitudo momento di 5.9 ed un'intensità pari al IX-X livello della scala Mercalli.[1] L'epicentro viene collocato circa 2 km a sud di Monterchi, nell'alta valle del Tevere, a cavallo tra le province di Arezzo e Perugia,[1] e con propagazione sull'asse N-S.[2] Il terremoto fu dapprima sussultorio e poi ondulatorio e, come descritto dalle fonti dell'epoca, preceduto da un rombo sotterraneo.[2]
Durante l'intera giornata furono avvertite sei scosse di rilevante intensità.[2] Ulteriori repliche si registrarono nei giorni successivi fino al 6 maggio; la principale fu quella delle 13:15 del 27 aprile.[2]
Sebbene rilevato in tutta l'Italia centrale, da Ravenna a Chieti, il terremoto colpì principalmente un'area limitata, di circa 200 kmq, lungo la riva destra del Tevere.[2] Il centro maggiormente colpito fu Monterchi in provincia di Arezzo, quasi interamente distrutto sia nel capoluogo che nella frazione Petretole, con il 90% degli edifici che risultò crollato o inagibile.[1] Altre località fortemente colpite furono Citerna, Lippiano, Lugnano di Città di Castello e Monte Santa Maria Tiberina con la metà dell'edificato che subì gravissime lesioni.[1] Danni rilevanti vi furono anche ad Anghiari, Città di Castello e Sansepolcro.[1]
Nel complesso si registrarono una ventina di vittime, di cui 10 nella sola Monterchi, e numerosi feriti.[1]